Corfù
E' una sera di Febbraio, si parla di vacanze e ci torna
in mente che sono due anni che, per un motivo o l'altro, dobbiamo
rinunciare a Corfù ed in modo particolare a “Villa Fiorita” in
Paleokastritza.
Il
giorno successivo, dopo qualche indagine sulla disponibilità dei
voli e dell'alloggio, decidiamo di iniziare l'avventura che ci
porterà a Corfù, in Grecia ancora una volta.
Il 9 Febbraio completiamo la prenotazione dei voli e
(provvisoriamente) dell'hotel, ma siamo solo all'inizio.
Siamo ai primi di Marzo, quando Ryanair ci comunica che
il nostro volo verrà posticipato di un ora, con arrivo a Corfù
alle 22,15 e , quindi, considerato che per il tempo di sbarco,
l'uscita dall'aeroporto e le formalità per il ritiro di un auto,
occorre almeno un'ora, decidiamo di dormire la prima notte in città
e proseguire il giorno dopo per Paleokastritza.
Prenotiamo un albergo a Pontikonisi, ma guardando
meglio, ci accorgiamo che il luogo è situato a circa 3 km.
dall'aeroporto, mentre l'hotel Bretagna è a circa 800 metri,
facilmente percorribili a piedi.
Dopo aver ulteriormente modificato tutte le
prenotazioni , il soggiorno sarà :
- il 4 Luglio presso il l'hotel Bretagna,
- dal 5 al 13 Luglio presso Villa Fiorita.
Sperando che non ci siano altre modifiche da fare,
lasciamo scorrere il tempo che ci separa dal viaggio.
Mancano un paio di settimane alla partenza e con il
dubbio se affittare subito un'auto o farlo sul posto, ci dedichiamo a
raccogliere notizie sulle spiagge, sulle attrazioni e su cosa fare
sull'isola.
La carta stampata è tanta, ma necessaria, perchè
sembra che le cose interessanti siano veramente molte.
4
Luglio 2017
Sono le 16 circa del pomeriggio, quando saliamo in auto
e proviamo a raggiungere Orio al Serio.
Sbaglio l'ingresso in autostrada e ci ritroviamo sulla
BRE.BE.MI. in un continuo esci-entra a causa di lavori in corso.
Con i nervi a fior di pelle, si torna indietro e
riusciamo, percorrendo la solita A4, a raggiungere il parcheggio,
dove abbiamo prenotato per lasciare l'auto.
Passiamo i controlli della sicurezza ed arriviamo al
gate giusto in tempo per l'imbarco.
Il tranquillo volo dura circa 1 e ½ e , raggiunta
l'uscita, in una calda sera, ci incamminiamo verso l'hotel che è
veramente a pochi passi.
Un simpatico boss ci accoglie e dopo le formalità di
rito, lasciati i bagagli, andiamo a mangiare qualcosa in un
ristorantino trovato non molto lontano : polpo e calamari alla
griglia.
Dopo una passeggiata sul lungomare, rientriamo in hotel,
dove un simpaticissimo portiere notturno, ci informa sui trasporti
cittadini : per fortuna, la stazione del GREEN BUS, che ci porterà a
Paleokastritza, non è molto lontana .
5
Luglio 2017
Dopo un buon sonno, scendiamo a far colazione e poi
eccoci pronti ad iniziare l'esplorazione di Corfù Town.
A
poca distanza passa il bus della linea 2 per Kanoni e dopo una breve
attesa, siamo in viaggio.
Attraversiamo parte della città fino ad un elevato
promontorio da dove la vista si allarga sulla baia e su una piccola
chiesetta bianca ( il monastero di VLACHERNA ), posta a poca
distanza dalla riva, su un'isoletta collegata a terra da un passaggio
pedonale.
Sotto un sole caldo ed accecante, scendiamo le scale che
portano a questo gioiello ( uno dei punti più fotografato di Corfù
) e gustiamo lo spettacolo di questo luogo, della vicina “isoletta
dei topi” e l'atterraggio degli aerei in arrivo sulla pista che
inizia a poche centinaia di metri, a bordo mare.
Riprendiamo il bus ed in breve ci troviamo a San Rocco
Square, il centro nevralgico della città, da dove, a piedi,
cominciamo il nostro giro di esplorazione, dirigendoci verso Spianada
Square e la Old Fortress.
Il percorso è breve ed interessante, ma il caldo
micidiale, per cui, giunti davanti all'ingresso della storica
fortezza e pagati 2 euro, con calma, iniziamo la salita al vecchio
faro : bella la vista sulla baia, piccolo e poco interessante il
museo con qualche reperto bizantino e documenti dei restauri eseguiti
dagli inglesi, piuttosto malandata la costruzione e quel che resta
delle fortificazioni.
Ritorniamo sulla grande piazza, dove ci fermiamo a
gustare una buona baklava ed a bere qualcosa, prima di riprendere il
cammino verso il nostro hotel per recuperare le valige.
Acquistare i biglietti per Paleokastriza è stata quasi
una tragedia ( greca ) : ci hanno mandato da un posto all'altro, per
ritornare, infine, da dove avevamo cominciato ed ho il sospetto (
quasi la certezza ) che ci abbiano rifilato un biglietto non adatto,
perchè il bigliettaio aveva cominciato ad obiettare qualcosa,
rinunciando, poi, per la sua scarsa conoscenza dell'inglese a
contestarci qualche addebito.
Riesco a scorgere Villa Fiorita ( che nessuno sapeva
esistesse ) ed a far arrestare il bus ad una fermata non più lontana
di 200 metri dalla nostra destinazione.
Una simpatica, non più giovane signora, che mi ricorda
tanto la gente di una volta, ci accoglie ed accompagna all'alloggio :
molto carino e fresco, con un bel terrazzino, con un piccolo angolo
cottura ed un bagno ancor più minuscolo, ma pulito e come lo avevamo
immaginato.
A
circa 300 metri un primo microscopico negozio dove acquistiamo il
necessario per la colazione del giorno dopo e poi una veloce cena da
Petrino, il bar/ristorante interno al complesso.
Qualche foto al panorama, una doccia e poi a dormire.
6
Luglio 2017
Al risveglio, dopo la colazione in terrazza con un a
vista spettacolare sulla baia, a piedi cerchiamo di raggiungere le
spiagge (a circa 1½ km. la più lontana) lasciandoci incantare
dai magnifici colori del golfo, che intravediamo in basso, tra la
vegetazione.
Arrivati al porto, prenotiamo, per la sera, un giro
in barca per spiagge, grotte e tramonto sul mare, poi , lasciato il
litorale, ci arrampichiamo fino al monastero, che si affaccia sul
golfo, in cima alla collina.
Troviamo i monaci a pranzo e mentre attendiamo che il
monastero riapra i battenti, spendiamo il tempo dell'attesa
arrampicandoci, per uno scosceso sentiero, fino al punto panoramico
più alto del promontorio, da dove si può ammirare lo spettacolo
della baia sottostante e di un mare splendido.
Un gelato ed una bibita ( pagati come champagne e
caviale ) ci danno l'energia per accedere al sito monastico,
percorrendo un bel viale carrabile interamente acciottolato, che si
infila sotto un portico ricoperto di piante fiorite.
Molto suggestivi l'assolato giardino di fiori ed
odori, contrapposto al buio interno della chiesetta ed il luminoso
campanile , che svetta su un cortile adorno di buganvillee.
Dopo circa un ora, riscendiamo verso le spiagge
fermandoci alla più piccola : Ampelaki, tutta sassi e sole.
Il caldo è troppo e ci trasferiamo verso un luogo
più ombroso sulla “main beach” , dove aspettiamo il momento
dell'imbarco per il tour delle spiagge.
Sono le 19,30 e molte persone si accalcano sul
pontile di imbarco, ma a noi tocca una barca speciale, quella che
resterà a vedere i colori del tramonto.
Fuori dal riparo della baia c'è un mare piuttosto
formato, che però non spaventa nessuno,tanto meno quelli che stanno
facendo il pieno di ouzo e vino , anche se ogni tanto arriva una
secchiata d'acqua che rinfresca tutti.
Completiamo l'interessante tour di spiagge e grotte
ed aspettiamo il tramonto proprio sotto il capo che ospita il
monastero visto al mattino.
I colori del tramonto non sono eccezionali, ma è
stato bello.
Mentre si ritorna in hotel, troviamo un'auto a
noleggio a 250 euro per tutti i 6 giorni rimanenti, con riconsegna
in aeroporto.
Cena e meritato riposo.
7
Luglio 2017
Colazione e poi verso le spiagge, provando prima a
sinistra, poi a destra, ma scegliendo infine la spiaggia principale.
Abbiamo acquistato un ombrellone, nemmeno tanto
grande, che ci consente di restare sotto un sole impietoso, mentre ci
diamo il cambio per andare a fare un tuffo in un'acqua veramente
gelida.
La giornata è quasi al termine e ci avviamo a
ritirare l'auto, una bianca Panda, in discreto stato di manutenzione.
Approfittiamo del mezzo di trasporto per cenare alla
taverna Spiros, che è bella fuori, ma scarsa in cucina ( 28 euro in
due per una moussaka ed un pasticcio vegetariano ).
La giornata si chiude qui.
8
Luglio 2017
La sveglia del sole che filtra dalle persiane, ci
butta giù dal letto e dopo colazione, si parte per il primo giorno
di esplorazione sulla costa Nord/Ovest con destinazione Agios
Georgios.
Nonostante il navigatore in auto, ci rendiamo ben
presto conto che non sarà facile arrivare a tutte le mete previste,
perchè sulle strade non esistono quasi indicazioni o sono messe in
punti inutili.
Continuerà così per tutti i giorni futuri,
complicandoci la ricerca dei luoghi da vedere, perchè solo qualcuno
è elencato nel data base del navigatore e gli altri non si sa come
cercarli.
Arriviamo alla spiaggia di Agios Georgios, ma non è
poi così bella, anche se lunga, di sabbia di media grossezza ed
attrezzata con spogliatoi e docce.
Ci arrampichiamo sulla collina proseguendo in
direzione Arillas ed Agios Stefanos, che sparisce quando ( forse )
manca poco all'arrivo ed allora puntiamo verso Avliotes / Peroulades
in direzione Capo Drastis, per strada asfaltata fino al parcheggio
superiore, a circa 600 metri dal mare.
Dopo i primi scatti dall'alto, decidiamo di scendere
verso il mare in una nuvola di polvere e qui, proprio a pochi passi
dove finisce la strada, c'è un posticino all'ombra a non più di 50
metri dal canyon da dove una barca porta i turisti a vedere Capo
Drastis o il Canal d'Amour.
Aspettiamo il traghettatore che si dimostra un ottimo
cicerone, spiegandoci le ragioni di questo e quello, senza risparmio
di parole per illustraci questa meravigliosa scogliera dalla insolita
natura.
La gita dura circa 1 ora ed al termine riprendiamo
l'auto ed appena possiamo uscire dal polverone non troviamo più le
indicazioni per la prossima meta : il Canal d'Amour a Sidari.
Riusciamo, però, a trovare la via che porta al “7th
heaven cafe” un locale a picco sulle scogliere di Capo Drastis,
con tanto di passerella trasparente a 100 metri sopra la spiaggia.
In qualche modo, litigando sull'utilità del
navigatore e sulla scelta della via, riprendiamo la strada che ci
porta in centro a Sidari e lasciata l'auto, andiamo al punto di
erosione della falesia.
A mio parere, il posto non è così entusiasmante,
paragonato alla assoluta bellezza e grandezza di Capo Drastis, (
visto poco prima ), anche se alcuni scorci di costa sono veramente
notevoli.
Mi rifiuto di fare il bagno in una pozza chiusa tra
due pareti, dove penso che il fondo sia fango e non sabbia e Gis fa i
musi.
Riprendiamo la strada costiera verso Roda senza
trovare spiagge su cui fare sosta e quando inizia ad imbrunire, si
ritorna a Paleokastritza per la cena ed una buona dormita fino al
giorno dopo.
9
Luglio 2017
Colazione e poi in marcia verso la costa Nord/Est,
dove avevamo interrotto ieri, dalle parti di Roda.
La prima meta di oggi è Kalamaki, a cui si arriva
per una strada a precipizio che conduce direttamente a una grande e
brutta spiaggia, che si intuisce essere stata sommersa durante l'alta
marea, a causa del suolo compatto ed umido, in gran parte.
Abbandoniamo subito il posto e facciamo rotta verso
Kassiopi dove arriviamo e finiamo in un “cul de sac” attorno al
piccolo porto turistico, avendo invano cercato la strada per Agios
Stefanos Sinion.
Grazie alle indicazioni di un locale gentile
noleggiatore d'auto , ci infiliamo per una stretta e ripida strada
che ci conduce prima ad ammirare il panorama del paesino di Agios
Stefanos Sinion e poi ad una serie di spiaggette di ciottoli bianchi con un
acqua cristallina ( Avlaki – Kalami ), fino a Barbati.
Nonostante la bellissima natura dei luoghi, poichè i
sassi non vanno d'accordo con Gis, riprendiamo la strada e dirigiamo
verso Ermones ( sulla costa Ovest ) per il bagno pomeridiano.
Anche se non è tutta sabbia, il posto ci piace per
la sua acqua azzurra e solo a pomeriggio inoltrato, facciamo una
sosta in taverna per pranzo/cena.
Ritorniamo in hotel e concludiamo la giornata con la
solita passeggiata per gli acquisti.
10
Luglio 2017
Dopo una buona colazione in terrazza, riprendiamo
l'auto dirigendoci verso la costa e le spiagge di Sud/Ovest.
Mentre è agevole percorrere la strada principale, non è
altrettanto facile tenere una direzione utile percorrendo un dedalo
di stradine, in collina o per una campagna semi abbandonata, perdendo
la cognizione delle posizione in mancanza di indicazioni utili.
Arriviamo a Pelekas , descritto come “villaggio
tradizionale molto caratteristico” dove un parcheggio da10
posti accoglie tutti gli sfortunati che arrivano fino lì .
Approfittiamo della sosta per provare ad acquistare
il pranzo, ma qui nemmeno le banane hanno una faccia convincente.
Proseguiamo fino a vedere ( dall'alto ) la bella
spiaggia di Mirthiotissas, perchè la strada, in forte pendenza, è
veramente dissestata e siamo ancora innervositi da una raschiatura
al parafango posteriore, durante la manovra eseguita per imboccare la
strada che conduce qui.
Ci accontentiamo di fare fotografie da lontano, pur
intravedendo un magnifico paesaggio e colori stupendi.
Lungo la costa, per stradine di campagna con solo
vaghi riferimenti alle taverne locali, scopriamo delle belle spiagge
con sabbia e sassi tra Kondogialos e Gialiskari.
Dopo brevi soste dedicate alle fotografie, ci
muoviamo verso Agios Gordios, dove ci aspetta una sorpresa : la
nebbia.
Quando ci affacciamo sul golfo, una spessa coltre
biancastra all'orizzonte, ci copre la vista del paese e quando
arriviamo sulla spiaggia, una velatura grigiastra copre ancora il
sole.
Troviamo fortunosamente un piccolo parcheggio a
pagamento dove abbandoniamo l'auto per cercare un posto tranquillo
dell'arenile su cui poter piantare il nostro ombrellone.
In un primo momento ci fermiamo in un posto con
sabbia frammista a molti sassi, che a Gis non piace ed allora si
lancia alla ricerca di un luogo migliore, che trova nella parte
meridionale dell'arenile.
In un grande spazio di bella e soffice sabbia di
spiaggia libera, sistemiamo le nostre cose e restiamo fino a
pomeriggio inoltrato, bagnandoci ripetutamente, arrostendoci al sole
e pranzando con due gustosi panini acquistati ad una vicina taverna.
Ritorniamo in hotel e dopo cena, eseguito un vano
tentativo di giocare a carte in terrazza a causa delle zanzare, ci
abbandoniamo alle braccia di Morfeo.
11
Luglio 2017
Oggi l'ispirazione ci conduce a Sud di Corfù Town :
prima dal lato Ovest e poi da quello ad Est.
Mentre stiamo aggirando la città, riusciamo a
passare davanti alll'Achilleion, senza fermarci.
Proseguendo lungo il primo tratto costa a Sud di
Corfù Town, troviamo paesi e spiagge che offrono ben poco a causa di
un mare incolore o panorami brulli e polverosi.
Arriviamo fino alla baia di Lefkimmis e casualmente,
per alleviare la stanchezza dei tanti chilometri già percorsi, ci
fermiamo davanti ad un piccolo bar, molto ombroso ed attraente.
Scopriamo così la spiaggia di Notos, piccola ma con
colori magnifici, acque basse e calde, dove facciamo un sosta per un
bagno perfetto.
Continuiamo lungo buona parte della costa di questa
baia, fatta di piccole spiagge ed un bel mare, fino a quando la
strada ci conduce verso l'altro lato dell'isola che risaliamo fino al
“Korrission lake”, un brutto specchio di acqua salmastra chiuso
da una lunga barriera di sabbia su cui corre una strada assolata e
tutta buche.
La spiaggia, costituita da sabbia dorata, è
lunghissima, ma da insolazione in una delle giornate più calde
trascorse sull'isola.
Ci rifugiamo per qualche istante presso una piccola
taverna, il cui proprietario dice di saper parlare sei lingue, oltre
un discreto italiano ed all'ombra di un grande albero, gustiamo un
poco di frutta.
Davanti ai nostri occhi sfilano le spiagge di
Moraitika, Tsaki, Benitses e Mesongi, dove ci fermiamo solo il tempo
di fare qualche foto, per poi riprendere la lunga strada del ritorno.
Oggi abbiamo superato 100 chilometri di strada
percorsa.
Arriviamo verso sera in hotel e la stanchezza
consiglia di mangiare qualcosa e riposare in attesa del giorno
successivo.
12
Luglio 2017
Oggi l'obiettivo è quello di andare nella parte Nord
occidentale verso Agios Stefanos, che ci era sfuggito il primo giorno
e restare in zona per gustare il panorama e le spiagge della zona di
Paleokastritza.
Pare, però, che il tempo abbia deciso diversamente
mandando a coprire ogni cosa con un nebbione da pianura padana.
E' un insolito spettacolo vedere le valli colme di
una coltre bianca e le spiagge coperte da un pennacchio grigio, che
toglie visibilità e colori.
Dopo una serie di errori di navigazione, arriviamo
finalmente al paese Agios Stefanos, dove una nebbia persistente ci
nega la vista della sottostante spiaggia.
Scoraggiati, optiamo per un rapido ritorno a Lakones
per fare foto dal monte che sovrasta Paleokastritza e quantunque la
visibilità non sia delle migliori, il panorama è eccezionale.
Dal “Golden Fox” si gode di una vista magnifica
che ci conferma di non aver sbagliato la location di questa vacanza.
Scendiamo verso il mare, non perdendo l'occasione per
un rapido sguardo alla rocca di Angelokastro.
Per concludere la giornata con l'ultimo bagno,
raggiungiamo Liapades, che ci delude per la piccola e disordinata
spiaggia, quasi tutta sassi, anche se il mare ha un bel colore blu e
le rocce sul lato destro nascondono alcune piscine naturali.
Dopo il bagno, sulla via del ritorno, ci fermiamo a
far fotografie alla spiaggia della “Grotta” indovinando il
momento con la giusta luce .
Ritorniamo in hotel per l'ultima notte e per godere
dell'ultimo tramonto dal terrazzo della camera.
Prepariamo le valigie e … buonanotte.
13
Luglio 2017
Ultima colazione per finire le provviste rimaste e
poi, dopo aver salutato i nostri ospiti, siamo in strada verso Corfù
Town.
L'aereo è alle 21,00 ed abbiamo tutto il giorno a
disposizione e tante cose rimaste da vedere.
Il parco del “Mon repos” ed il museo della sua
villa sono la prima tappa, anche se per arrivarci ho fatto due volte
il giro di mezza città.
Il parco è abbastanza mal tenuto, il tempio dorico è
solo un ammasso di pietre ( risultava molto meno distrutto nel 1942 )
ed il museo cittadino è povero di reperti davvero interessanti.
Rieccoci alla “Spianada” di fronte alla vecchia
fortezza per :
- la pinacoteca municipale di Corfù,
- l'esposizione di acqueforti di Federica Galli,
- la mostra di arte orientale ( cinese, giapponese e paesi mediorientali ) .
Bella e molto varia la mostra di opere giapponesi che
ci ha tenuti impegnati per quasi due ore.
Un ultimo giro a piedi nei vicoli e vicoletti della
Città vecchia per l'acquisto degli ultimi souvenir.
di questa splendida vacanza, che, se pur con qualche
riserva sulla bellezza ( non sempre ) delle spiagge, ci ha offerto un
mare spettacolare e panorami indimenticabili.
Approfittiamo degli ultimi minuti di tempo per un
piccolo tour della città dal lato del nuovo porto e , giunti in
aeroporto, parcheggiamo l'auto e poi a completare le formalità di
imbarco.
Il volo di rientro è tranquillo, come la corsa in
auto fino a casa dove arriviamo verso mezzanotte.
Il costo per il soggiorno di nove giorni, noleggio auto,
volo e quant'altro necessario è stato di circa 700 euro ciascuno.
Quello che mi ha fatto più arrabbiare è l'assenza di
un'idonea segnaletica, che latita quasi completamente e costringe ad
assurde ricerche della destinazione.
Anche se non mi è difficile perdere le staffe con lei (anche per poco) devo riconoscere che Gis è una compagna di
viaggio fantastica, testarda e con tante ottime idee.