mercoledì 17 agosto 2022

Vacanza sub a Berenice ( Egitto - Sud Mar Rosso )

 Berenice  14 - 22  Maggio  2022

   Avevo sognato di andare in questo luogo quando, conquistata la pensione circa 20 anni or sono, avevo iniziato a viaggiare, ma col tempo e per aver dato la precedenza ad altro,   avevo dimenticato  questo desiderio.

   Due anni di pandemia  mi hanno reso claustrofobico e così, appena intravista la possibilità di partire, non mi sono fatto pregare, anche se le incognite relative a permessi sanitari, visti e quant'altro , erano molte.

   Il momento favorevole è scattato quando, gironzolando per il web e saltando da una pagina all'altra in cerca di ispirazione, sono finito in casa SPORTFULTRAVEL , un'agenzia specializzata in viaggi un poco più avventurosi di quelli offerti dai tour operator e soprattutto studiati ad hoc per la singola persona.

   Ho subito inviato la mia richiesta, chiedendo di essere contattato per un viaggio sub a Berenice.

   Dopo più di una settimana, quando pensavo di aver perso tempo, è arrivata la prima email di contatto, in cui mi si chiedeva di comunicare date approssimative, preferenze di luoghi di partenza, tipo di viaggio  ed altre cose  utili a confezionare un pacchetto su misura.

   Dopo una fitta corrispondenza,  abbiamo raggiunto un accordo  per l'aeroporto, per le date e per i servizi aggiuntivi e somma da pagare (euro  1.500,00  tutto incluso).

   Effettuato l'ultimo pagamento a 30 giorni dalla partenza, sapevo di ;

- partire il 14 Maggio,

- avere il visto di ingresso in Egitto,

- alloggiare al Wadi  Lahmy Azur resort, in pensione completa,

- aver acquistato 10 immersioni da barca sul reef,

- usufruire di un trasporto in auto tra l'aeroporto di Marsa Alam e la mia destinazione e viceversa,

- essere assicurato per quanto prevedibile, compreso l'insorgenza di covid in viaggio.

   Esisteva qualche incertezza ( come sempre )  sull'orario di partenza dei voli, ma alla fine si è trattato dello uno scostamento di  circa 1 ora.

   I giorni sono passati uno dopo l'altro e finalmente è arrivata l'ora.

   Un taxi mi ha portato alla stazione dei bus, dove, dopo una breve attesa ho caricato i bagagli sul Malpensa-Express diretto ad Orio al Serio.

   Un'ora di comodo viaggio ed eccomi, all'apertura del  drop off della Neosair, in attesa delle formalità di imbarco alle  19,25.

 Tutto procede speditamente e svaniscono le preoccupazioni connesse alla situazione sanitaria : nessuno mi ha mai chiesto il famoso green pass o altro documento guadagnato con 3 vaccinazioni.

   Il posto che mi viene assegnato è lato corridoio, di fianco ad una giovane coppia delle vallate bresciane, che conosce molto bene il territorio ligure dove sono nato ed ho vissuto.

   Poco più di 4 ore di viaggio ci portano all'aeroporto di Marsa Alam, dove , nella sala di controllo passaporti, accade il piccolo ed unico inconveniente del viaggio perchè ad  aspettarmi avrebbe dovuto esserci un incaricato del tour operator, risultato assente.

   Mi guardo in giro e mi rivolgo all'assistente  di uno dei gruppi appena sbarcati, che mi indirizza all'acquisto del visto di ingresso  ed a uno sportello di controllo dei documenti dove una coda  inesistente mi consente di passare davanti a tutti entro mezzanotte.

   All'uscita, un cartello con il mio nome mi guida  al contatto di viaggio che mi spiega di non essere potuto entrare in sala perchè, da poco, solo alcuni hanno la facoltà di assistere alle operazioni di ingresso in territorio egiziano.

   L'auto che ci deve trasportare in Hotel è a pochi passi  e ci imbarchiamo.

 Approfitto dell'ottimo italiano della mio accompagnatore per raccogliere notizie su quello che succede in Egitto e contrariamente a quello che credevo, lo trovo entusiasta dell'operato del governo che ha messo in cantiere una moltitudine di opere pubbliche e dato casa a molte persone.

   E' notte fonda e percepisco che  stiamo percorrendo una vera superstrada che  finisce  dopo circa 40 km.  quando l'auto inizia a decelerare fino a meno di 60 km. per evitare le buche che in alcuni tratti consentono solo un avanzamento a passo d'uomo.

   Ci fermiamo, dopo circa 1 ora di viaggio, per una breve sosta dove, a lato della strada,   si intravedono alcune case ed un unico punto di ristoro.

  Sempre a bassa velocità, attraversiamo il deserto, punteggiato da improvvise macchie di luce di hotel persi nel nulla, di piccole comunità e di poveri agglomerati urbani.

   Sono le tre di notte quando compare l'ingresso del Wadi  Lahmy Azur resort  ed alla reception un cortese impiegato mi consegna le chiavi della camera 1114/B , informandomi che in hotel vige il tempo con 1 ora in più rispetto al resto del mondo. ( ? )

   Raggiungo la camera, fresca ed accogliente, ed avendo perso il sonno, disfo le valige e poi chiudo gli occhi in attesa dell'ora di colazione.

   Mi sveglio per abitudine e provo a raccogliere le idee.

   E' domenica, ho ancora sonno ed  decido di non fare diving oggi, ma di recuperare energie e dedicarmi a conoscere l'ambiente che mi circonda.

   Fuori dalla porta la temperatura è piacevole e soffia un robusto vento che abbassa la calura e mi accoglie un giardino molto ben curato, pieno di fiori e del loro profumo.

   Inizio a gironzolare qua e là aspettando l'ora della colazione, che archivio in un amen per potermi dedicare  alle fotografie dell'ambiente e per raggiungere la sede del  diving, dove recupero l'attrezzatura mancante e prendo  accordi per il giorno successivo.

   Fatto questo ritorno in camera per un sonnellino.

   Mi sveglio a tempo per l'unico pasto che consumerò in hotel, essendo nei giorni successivi ospite a pranzo  sull'imbarcazione che ci porterà ai siti di immersione.

   Il ristorante è  sistemato sotto una immensa tettoia fronte mare ed il servizio a buffet prevede che i cibi siano messi a disposizione  in una grande sala, mentre all'esterno si preparano, al momento, pasta e pizza  e vengono servite bevande fredde e calde.

   Il cibo risente dei gusti egiziani, ma la pasta è buona ed ho  sempre trovato carne e verdura che ho mangiato volentieri.

   Meno scelta per la frutta ( arance, mele e  passion fruit  ), ma tanti dolcetti di bell'aspetto  ( un poco meno di gusto ).

   Il pomeriggio passa abbastanza velocemente ed eccomi pronto per la cena, consumata velocemente per approfittare del vuoto in reception per telefonare a casa, utilizzando il wi-fi gratuito, che abbandonerò nei prossimi giorni per evitarne la lentezza e le continue mancanze di collegamento.

 Poi a nanna, perchè in hotel le 7 del mattino corrispondono alle 6, ora italiana.


Giorno 2

   Non serve la sveglia.

Dopo la colazione mi presento al diving dove faccio conoscenza con Khaled, che sarà il mio mentore subacqueo per  tutta la settimana.

  Saliamo su un vecchio autocarro arredato con panche di legno ed in circa 15 minuti arriviamo al porto di Hamada, dove un ex mega yacht di lusso ci aspetta per condurci, in circa 1 ora di navigazione, ad un sito chiamato Shaab Zabargad.

   Le due immersioni giornaliere si svolgono ad una profondità variabile tra i 25 e 12 metri lungo la parete  che si erge  dal fondale sino in superficie. E' presente molto pesce e il corallo abbonda in una molteplicità di forme.

   Tutte le attrezzature rimangono a bordo ( con grande sollievo ) e verso le 17 siamo nuovamente in porto da dove si ritorna in hotel .

   Un occhiata alle foto subacquee, una doccia, una buona cena, una passeggiata per smaltire i carboidrati e poi a dormire, stanco ma rilassato.


Giorno 3

   Tutte le cose si ripetono come fotocopie del giorno precedente.

   Cambia solo qualche ospite ed il luogo di immersione che oggi è Isola bianca, a circa 50 minuti dal porto.

   Si tratta di un agglomerato di rocce affioranti su cui si è depositata sabbia coralligena di un candore eccezionale, mentre l'acqua ha riflessi azzurri.

   Le due immersione non presentano  difficoltà ed il nitrox 33 aiuta a smaltire la fatica.

   Inutile dire che pesce e coralli sono in ottima salute ed abbondano.


Giorno 4

   Oggi c'è molto vento e si resta più sotto costa, anche se il tempo per raggiungere Shaab Said è sempre più di un'ora.

   La seconda immersione è a ridosso di una parete che si erge su grande banco di sabbia punteggiato da concrezioni coralligene.

   Lo spettacolo è ineguagliabile.


Giorno 5

   Quando arriviamo sul sito previsto di immersione vi troviamo una barca già  ormeggiata ed il comandante decide di spostarsi a Abu Galawa Kebir Irrgarten che sarà la più bella immersione fatta.

   La parete che emerge dal fondo forma dei gradoni  a diverse profondità e dal suolo si ergono dei pinnacoli ricoperti di coralli abitati da migliaia di anthias che nuotano tutto attorno assieme ad altre specie più grandi.

   Nella prima immersione costeggiamo una parete che sembra aver subito un'esplosione perché le rocce che la formano sono ammucchiate a caso fino ad un grande arco da dove si accede al "coral garden" in cui centinaia di formazioni coralligene fanno sembrare la scena come un giardino alieno  sommerso.

   Nella seconda immersione , il tender ci porta oltre il reef e seguiamo la parete esterna in corrente.

   Mai visto tanta quantità e  qualità diverse di pesci !


Giorno 6

   Oggi  si riprova l'immersione che non è stata possibile ieri.

   Dopo una buona ora di navigazione arriviamo nei pressi di un reef formato da più siti emergenti che ci prepariamo ad esplorare.

   La prima immersion è Shaab  Hamam  a ridosso della parete del reef.

   Un lungo giro ci porta attraverso un "coral garden" ricco di grandi concrezioni  e poi a costeggiare una parete rocciosa contro la quale è adagiato  un relitto  in cui la vita sta iniziando a fiorire.

   Una tartaruga si lascia fotografare mentre nuota con noi.

 La seconda , con l'ausilio del tender, a Shaab Bohar Soraya , dove , a favore di corrente , scopriamo una natura apparentemente devastata da un esplosione che ha frantumato la roccia disegnando paesaggi apocalittici.

   Neppure qui il pesce scarseggia e grandi barracuda ci scortano sino all'uscita dall'acqua.

   Il ritorno è triste perchè questa è l'ultima immersione della settimana e della mia carriera di sub : ho capito che non posso più sottopormi a tanta fatica e che la stanchezza fa compiere errori imperdonabili.

  Regalo muta e computer a Khaled , che non capisce la mia decisione.

   In hotel consumo la solita cena con scarso entusiasno e poi mi preparo  per la notte, con una lunga passeggiata dentro e fuori i confini del parco .


Giorno 7

   Le immersioni sono terminate e non mi resta che partecipare alla gita organizzata dal diving per completare il soggiorno.

   Avrebbe voluto essere un viagio nel deserto ? o un modo per viaggiare scomodi ? o una trasferta verso il nulla ?

   Per dirla tutta non ho ancora capito oggi che cosa siamo andati a fare  e perchè .

   Il giorno è trascorso lontano dall'acqua e le microbolle che abbiamo incamerato nelle 10 immersioni si sono dissolte .

   Siano pronti a prendere l'aereo.


Giorno 8

    La sveglia suona alle 5 per permettermi di raccogliere la mia roba, fare le valige  ed essere tra i primi a regolare i conti in reception, dove qualche minuto prima delle 6.30 arriva l'auto che deve riportarmi a Marsa Alam.

   Il viaggio è lungo e noioso, ma questa volta riesco a vedere il paesaggio che sfila a lato.

   Di notte, all'andata, non mi ero reso conto che avevamo costeggiato il mare per lunghi chilometri e che il deserto ci aveva fatto compagnia offrendoci un paesaggio lunare.

   Dopo oltre due ore ci inoltriamo per strade fiancheggiate da case e poi appare l'aeroporto.

   Ho circa 2 ore di attesa  prima della partenza , ma completate le formalità burocratiche di imbarco, riesco ad acquista qualche cosa per me e per chi è a casa, facendo scorrere il tempo.

   Il volo è molto noioso, ma fortunatamente in orario.

   Il ritorno a casa è routine.

   

Note di Viaggio

 Giardino con hotel.

Ciò che mi farà ricordare, per lungo tempo, la vacanza a Berenice presso il WADY LAHMY AZUR RESORT è il magnifico giardino in cui sono immersi gli edifici che compongono il complesso.

Dopo circa 2h e 30 m di strada dall'aeroporto di Marsa Alam, tutti percorsi in un paesaggio quasi assolutamente privo di vegetazione, dove il color ocra vince in modo incondizionato, si arriva ad una piccola macchia di verde antistante l'ingresso dell'hotel e subito inizia un percorso tra fiori e piante.

Le pratiche alla reception vengono sbrigate velocemente, in modo esemplare da personale che parla un ottimo italiano e poi si viene accompagnati alla propria camera.

A me è stata assegnata la 1114 del fabricato B, che è leggermente arretrato rispetto agli altri edifici fronte mare, ma che ha il vantaggio di essere protetto dal vento che soffierà in continuazione ogni giorno.

La camera è grande , con un piccolo patio arredato e coperto, prospiccente un verdissimo prato pieno di piante fiorite ed ha un bel bagno, con una grande doccia in muratura, che completa la mia sistemazione. La biancheria è ottima e viene cambiata ogni giorno, se non si lasciano istruzioni contrarie.

Nel frigo una bottiglia di acqua freschissima mi aiuta, insieme ad un buon impiantio di aria condizionata, a vincere il caldo che rimane fuori dalla porta.

Le due belle e grandi piscine che si trovano a pochi passi dalle camere, sono perfettamente pulite e quella posta sul retro della reception ha un piccolo bar aperto per buona parte del giorno fino a sera.

Dopo una buona colazione a buffet, dove è possibile gustare cibi salati, insalate, frutta, formaggi e dolcetti di diversa fattura, l'esplorazione prosegue passeggiando per i vialetti ornati da piante sagomate ad arco o a ciuffi di vegetazione e contornati da splendide piante e fiori di ogni tipo e colore.

Il pranzo e la cena vengono serviti (dove è stata apparecchiata la colazione ) con il sistema del self service a buffet, sia per le bevande che per il cibo. A lato dell'area destinata ai tavoli c'è una postazione dove si preparano pasta e pizze cucinate al momento

Il cibo non è certo quello dei ristoranti italiani, ma non credo che ci siano mai stati morti per fame, perchè la varietà è molta e c'è sempre qualcosa che si lascia mangiare.

Il tempo a disposizioni può essere speso piacevolmente in piscina o sulla spiaggia attrezzata, facendo molta attenzione alle ustioni da sole.

Per chi pratica la subacquea c'è un fantastico DIVING ORCA dove si viene assistiti e coccolati durante le bellissime uscite in barca sul reef.

Il personale in ufficio e quello destinato ai servizi è eccezionalmente servizievole e pronto ad esaudire ogni piccolo desiderio

Anche se non tutto è perfetto e qualche cosa non funziona, credo che basti il contesto a rendere favolosa una vacanza qui.







Diving ORCA – meravigliose immersioni

Quando ho scelto Berenice sapevo che i siti di immersione erano di una natura spettacolare ed ancora sufficentemente integri, ma sono rimasto stupito più di una volta dalla bellezza di taluni.

A rendere tutto più affascinante contribuisce l'organizzazione del diving posto all'interno del WADY LAHMY AZUR RESORT, dove il personale si prodiga per rendere perfetta la vacanza.

L'accoglenza al ORCA RED SEA HAMATA è molto professionale e poco dopo si entra in possesso dell'attrezzatura ( di buona qualità ) occorrente, che viene scelta e provata pezzo per pezzo e poi riunita in un box che sarà portato a bordo per l'immersione.

Ogni mattina alle 8.15 ci si ritrova al diving per essere trasportati al porto di Hamata con un viaggio di circa 15 minuti, poi l'imbarco ed un tragitto che dura circa un ora ( dipende dal luogo di immersione ).

A bordo i responsabili procedono al brefing usando una mappa da loro stessi disegnata per l'evidenziazione dellepeculiarità dell'immersione.

Si può scegliere se essere accompagnati dal dive master o proseguire liberamente in coppia, perchè è quasi impossibile perdersi. Tutte le immersioni sono fatte in NITROX 33 per una profondità indicata di 32 metri, che normalmente non verrà mai raggiunta per la conformazione dei siti.

I ragazzi dell'equipaggio si prodigano per favorire la vestizione, l'uscita dall'acqua, il distacco della bombola ed il recupero delle attrezzature individuali.

Con un piccolo corrispettivo è stato possibile pranzare a bordo tra la prima e la seconda immersione, ma anche solo prendere il sole sul ponte superiore dotato di comodi sedili imbottiti ha fatto parte della vacanza.

Penso di aver fatto qui le più belle immersioni tra le tante, perchè solo alle Fiji ed in Madagascar ho trovato tanta bellezza di fondali e ricchezza di pesce.

Devo ringraziare Khaleb che mi ha pazientemente guidato in tutte le immersioni, facendomi vedere molte meraviglie.