Maldive – Atollo di Malè
Nord
Mathiveri e Ukulhas
Sono
passati solo un paio di mesi dall'avventura alle Fiji e già stiamo
pensando quale potrà essere il nostro prossimo viaggio, così, dopo
aver preso in considerazione sia vecchie destinazioni che nuove
mete, ecco l'illuminazione : le MALDIVE !!!!!!
Più di una volta, in passato,
avevamo sognato il mare cristallino e le bianche spiagge delle isole
maldiviane, ma i costi delle vacanze da acquistare in Agenzia erano
risultati sempre troppo alti per le nostre tasche.
Con il tempo abbiamo imparato
ad organizzare le vacanze per conto nostro ed a risparmiare sui
trasporti aerei e sul soggiorno, godendoci periodi più lunghi nei
posti migliori ed affrontando il viaggio con quel pizzico di
avventura che non deve mai mancare.
Colta al balzo l'occasione,
Gis si è buttata, per qualche giorno, a capofitto su web cercando,
tra recensioni e diari di viaggio, una valida ed economica soluzione.
Dopo molte ricerche, ci ha
favorevolmente ispirato il resoconto di una viaggiatrice che aveva
soggiornato in Ukulhas, un isolotto dell'atollo di Ari Nord,
descritto come un piccolo paradiso dove era stata ospite del “
Gunbaru Inn “.
Stabilito di soggiornare per
un periodo minimo di 10 giorni nella prima metà del mese di Aprile e
verificata la disponibilità della guest-house in Booking.com per un
prezzo ragionevole, abbiamo iniziato a cercare i voli di andata e
ritorno.
Molte le offerte, ma non
sempre generose nel prezzo o con troppi scali e soste troppo lunghe.
Finalmente, ( con qualche
riserva da parte mia ) abbiamo scelto la TURKISH AIRLINES che per
circa 620 euro ci offriva un viaggio della durata di 13.15 ore con
uno stop ad Istambul di circa 2 ore, in orari abbastanza agevoli.
Fissiamo il volo di andata da
Milano per il giorno 3 Aprile alle ore 19.45 , con arrivo a Malè
il giorno successivo, ed il ritorno il 16 Aprile con arrivo a
Milano il giorno 17 in mattinata.
La conferma dei voli va a buon
fine e passiamo alla prenotazione dell'alloggio presso il Gunbaru
Inn.
Non passa nemmeno un giorno
dalla conferma , che Gis ha la brillante idea di dividere il tempo di
soggiorno tra due isole, avendo scoperto Mathiveri, all'altro lato
dell'atollo, un isolotto di cui si cantano lodi solenni.
Modifichiamo la prenotazione
fatta al Gunbaru Inn per far spazio a quella del Veli beach Inn, così
da fermarci per 6 giorni in ognuno, dando la precedenza al soggiorno
in Mathiveri, che è l'isola più lontana.
La scelta si è rivelata
vincente per contrastare la noia mortale di stare in un posto dove
non c'è altra alternativa che andare in spiaggia a cuocere al sole,
ma perdente per la scarsa qualità dell'offerta turistica del Veli
beach Inn, pur ampiamente lodato e decantato nelle sue recensioni.
Qualche tempo dopo provvediamo
a stipulare l'assicurazione di viaggio con la CHUBB EUROPEAN GROUP (
American Express ) , dando maggior importanza al ristoro di eventuali
spese mediche ed annullamento del viaggio, piuttosto che ad altre
voci ( bagagli, etc. ) per una spesa di 81,00 euro in due,
assolutamente economica.
Non resta che attendere il
giorno della partenza.
Il
tempo passa veloce e senza inconvenienti, interrotto solo da piccole
ininfluenti variazioni dell'orario dei voli, che sfrutto per
scegliere i posti a sedere ( “avanti, prima delle ali, mi
raccomando”).
Mancano
solo due giorni alla partenza e non avendo ancora provveduto
all'acquisto dei dollari necessari, passiamo al setaccio tutte le
banche di Brescia ottenendo sempre la stessa risposta : “ ci
dispiace, non ne abbiamo”.
Rimandiamo
l'acquisto all'arrivo in aeroporto e ci dedichiamo ai biglietti dei
treni.
03
- 04 Aprile 2019
La mattina passa velocemente
tra gli ultimi preparativi, la chiusura delle valigie e la paura di
dimenticare qualcosa di importante.
Nel primo pomeriggio saliamo
in treno per Milano Centrale dove arriviamo con oltre 10 minuti di
ritardo, rischiando di perdere il Malpensa Express, che
miracolosamente riusciamo a prendere pochi secondi prima della sua
partenza ( avevamo già acquistato i biglietti ).
Arriviamo in aeroporto con
tutto il tempo a disposizione per cambiare euro in dollari, ma
dobbiamo subire una vera rapina, perchè la FOREXCHANGE,
infatti, pur applicando un cambio appena inferiore a quello
ufficiale, si rifà con una commissione dell'11,90% oltre vari
balzelli, per cui, a fronte della somma di 1.400 € ci vengono
restituiti solo 1.300 $.
Sbrigate le formalità di
frontiera, ci mettiamo in attesa dell'imbarco.
Il primo tratto di volo è
tranquillo e noioso.
Quando atterriamo ad Istambul
restiamo, in un primo momento, sconvolti per il disordine e la
sporcizia delle sale di attesa, ma poi, spingendoci verso il centro
nevralgico del complesso, ricco di negozi interessanti e pieno di
vita, veniamo a sapere che questa struttura sarà chiusa nel giro di
una settimana e sostituita dal nuovo aeroporto.
Ripartiamo per Malè e con un
volo tranquillo, durato tutta la notte, arriviamo finalmente a
destinazione, ben presto aggrediti e sopraffatti da un terribile
caldo con un tasso di umidità fuori misura, per chi arriva da
temperature di non oltre i 12 – 15 gradi.
Ai cancelli dell'aeroporto,
troviamo ad attenderci l'incaricato del Veli Inn, che ci fornisce le
necessarie istruzioni per il trasporto in barca a Mathiveri, in
partenza tra circa 6 ore, da trascorrere come meglio crediamo.
Lasciamo i bagagli al
deposito ( 12 $ ) ed andando all'imbarco per la città ( 1 $ a tratta
per persona ) e scopriamo i primi colori delle Maldive : mai vista
un'acqua con un turchese come quella in questo porto !
Messo piede a terra, non si
può fare a meno di notare lo stravolgimento della natura del posto :
un nuovissimo ponte che attraversa tutta la baia, grattacieli e case
addossate le une alle altre, sporcizia e disordine e una costruzione
dall'aspetto futuristico di cui non siamo certi dell'uso di moschea o
centro congressi.
Non vediamo l'ora di
andarcene da qui, perchè il caldo è opprimente ed anche all'interno
della hall dell'aeroporto, il caldo potrebbe cuocere qualsiasi cibo (
noi compresi ).
Purtroppo le operazioni di
partenza si prolungano molto oltre l'orario previsto e dopo un
viaggio di oltre 3 ore, raggiungiamo la meta verso le 20, quando il
sole è già tramontato.
Una breve passeggiata su
strade polverose, attraverso una serie di misere case, ci porta in
un cortiletto dove, sotto un porticato, è stata imbandita la tavola
e consumiamo la nostra prima cena : pasta e riso, pesce alla griglia
( freddo ) ed un dolce simile ad una crema di latte con biscotti.
Con qualche minima
variazione, per il resto del soggiorno, ci verranno servite le
medesime cose e non andrà meglio a colazione con caffè, tè, pesce
alla maldiviana ( sminuzzato con cipolla ), pane o crepes con
simil-nutella.
Apprendiamo che la Direzione
ha deciso che si farà colazione alle ore 08,00 e cena alle 19,30 e
chi si presenterà in ritardo potrà raccogliere solo gli avanzi che
gli altri ospiti hanno gentilmente lasciato.
Raggiungiamo la nostra camera
e ringraziamo il condizionatore, che ci permetterà di sopravvivere,
in un ambiente temperato, nei prossimi giorni.
La stanchezza è molta e
troppo presto la sveglia suona inclemente.....
05 Aprile 2019
Sbrighiamo
in fretta la formalità della colazione e poi, accompagnati dal
titolare, raggiungiamo, a circa 400 metri di distanza, la spiaggia
destinata ai turisti : una sottile striscia di sabbia che si allunga
fino all'estremità dell'isola, arrestandosi davanti ad un resort
dall'aria triste.
Ci
sistemiamo sotto gli ombrelloni disponibili gratuitamente e ci
godiamo le prime ore di vacanza : la sabbia è bianca, il mare è di
un bel colore azzurro cangiante, ma in acqua i pezzi di corallo
spaccano i piedi ed il caldo è opprimente.
Quando
il caldo si fa insopportabile e l'acqua non riesce più a
rinfrescarci, raccogliamo le nostre cose e ci rifugiamo al fresco
della nostra stanza.
E'
pomeriggio inoltrato quando decidiamo di uscire per arrivare fino
alla spiaggia a noi più vicina, la “NO BIKINI” frequentata dai
locali, che raggiungiamo con una camminata di 100 metri, al fresco di
un bel palmeto.
L'arenile
ha una superficie abbastanza estesa, ma soggetta alla marea, per cui
varia almeno 2 volte al giorno e la sabbia è piuttosto grossa,
cosparsa di detriti di corallo che si fanno sentire sotto i piedi.
A circa 300 metri di distanza
si vede la barriera corallina ed una estesa lingua di sabbia bianca
che si potrebbe raggiungere, un poco a nuoto ed un poco camminando,
approfittando della bassa marea.
Ho
fatto il bagno in questo luogo solo una volta per due ragioni :
- la corrente decisamente forte durante le fasi di alta marea,
- l'odore non proprio gradevole che proviene dalla spiaggetta sul lato destro, che limitata da grosse lastre di conglomerato cementizio, ha acque ferme davanti e forse scarichi a mare.
Scattate alcune foto del
posto, rientriamo per la cena e per una sana dormita.
06 – 07 – 08 – 09
Aprile 2019
Le
giornate sono calde ed afose ed è necessario evitarne le ore più
calde, quando il sole rischia di fare danni a chi ha la pelle ancora
bianca.
La
nostra meta preferita, essendo possibile fare parte del tragitto
all'ombra di grandi alberi, è la spiaggia dove siamo stati
accompagnati il primo giorno, assolutamente poco frequentata ( mai
più di 20 persone ) con qualche ombrellone in buona posizione e
lettini ancora in buono stato.
Qui la
porzione di mare, compresa tra la riva ed il reef, è poco profonda
ed armato di maschera e pinne, vi ho nuotato trovando molti residui
di corallo morto e solo pochi agglomerati in discreto stato, abitati
da piccoli pesci : veramente poco e male per le Maldive.
Il tour
dell'isola ( rigorosamente a piedi ) è veloce ed offre scarse
attrazioni : un cantiere navale, alcuni scorci di mare e solo alle
spalle dell'impianto di raccolta rifiuti c'è una bella punta sassosa
con acque basse e trasparenti che invitano ad un bel bagno
rinfrescante, necessario dopo aver sfidato la calura.
Quando
il caldo diventa troppo, si ritorna in camera per trovare un poco di
fresco.
A sera, con l'intento di
scoprire qualcosa del piccolo villaggio di pescatori, abbiamo
percorso più volte le strade del paese, trovando solo povere case,
qualche negozio, un paio di bar e perfino un ristorante.
Nell'area prospiciente la zona
portuale è stata costruita una bella scuola con un grande parco
giochi, che sfido chiunque a frequentare in pieno giorno.
Alla luce dell'esperienza
fatta, NON sosterei sulle piccole isole più di 3 o 4 giorni ,
perchè già dal primo giorno non hanno più nulla da offrire e
diventano di una noia mortale.
La sera
del giorno precedente la partenza, chiedo al titolare di pagare il
conto e grazie al mio scarso inglese, si creano subito piccole
incomprensioni che con l'aiuto di uno degli italiani presenti vengono
appianate, eccetto la richiesta di fornire, all'atto del pagamento,
il PIN della carta di credito, che ho dimenticato perchè mai usato
prima.
Non
avendo altra scelta, debbo pagare in contanti ed in tal modo
esaurisco le scorte di denaro occorrente per escursioni ed acquisti
vari, rimanendoci solo l'importo necessario a saldare il prossimo
soggiorno : inconveniente inopportuno e seccante.
Mi
chiedo ( oggi ) se la richiesta del PIN della carta non sia stato un
modo per ottenere contanti e perchè nessuno ha mai speso una parola
per avvisare i clienti di una richiesta che può portare a grossi
inconvenienti.
Arriva
il momento di andare a preparare le valigie per il trasferimento del
giorno appresso ed in buon ordine ci ritiriamo al fresco della nostra
camera.
Riassumo,
di seguito, la mia esperienza a Mathiveri ed al Veli beach Inn :
Location : isola
di Mathiveri – Maldive, Nord Ari Atoll – posizionata lungo l'asse
Est/Ovest per circa 1 km x 500 m. nei punti di maggior estensione –
vegetazione scarsa salvo che sul lato sud – lunga spiaggia a sud
che si riduce notevolmente in alta marea – altra piccola spiaggia (
sporca e con scarichi a mare ) sull'altro lato dopo il porto.
Sulle spiagge, di bella sabbia bianca,
ci sono troppi residui di corallo spezzato ed in acqua si trova
materiale corallifero di grandi dimensioni che ha reso poco gradevole
fare il bagno.
Il reef è distante oltre 300 metri ed
a nuoto è difficilmente raggiungibile per la distanza e la forte
corrente durante le fasi di marea.
Il villaggio dei pescatori è
demoralizzante per il grigiore delle abitazioni e la troppa plastica
abbandonata in ogni luogo.
Hotel : è posto in una
piccola recente costruzione, tutta a piano terra in stile locale, con
una minuscola area coperta dove è posto l'ufficio, i tavoli per la
cena e l'accesso alle camere .
Altri tavoli sono posti sotto un
porticato che accoglie anche l'attrezzatura di servizio per il
buffet.
Il piccolo giardino contiguo è adibito
ad area comune.
Le camere, di buona misura, ma con
arredi di scarsa fattura, hanno un buon servizio di condizionamento e
un bagno con una grande zona lavabo ed un piccolissimo spazio chiuso
destinato al water. La doccia, senza pareti o tenda, versa acqua
intorno.
Ci sono stati assegnati 2 piccoli e 2
grandi asciugamani e 2 teli da spiaggia, che non sono MAI stati
cambiati in 6 giorni, così come le lenzuola ed il tappetino da bagno
che a fine settimana era di uno sgradevole color terra.
Le pulizie della camera sono state, più
volte, un optional e quando eseguite, consistevamo in un veloce
passaggio con la scopa per togliere la sabbia proveniente dal
cortile.
Soggiorno : partiti da Malè
con 1 ora di ritardo, siamo giunti a destinazione dopo 3 ore di
barca verso le 20,00, e qui, frettolosamente accolti al porto, siamo
stati accompagnati all'hotel distante circa 500 metri, mentre i
bagagli venivano recapitati alle camere.
Abbiamo trovato la cena ad attenderci e
la novità ce l'ha fatta sembrare perfino buona.
Per tutto il soggiorno la cena sarà
sempre preparata per le ore 19,30 senza opzioni.
Si poteva decidere se partecipare alla
colazione servita alle ore 8,00 oppure andare altrove, perchè non
c'era alternativa all'ora.
Sia a colazione che a cena, chi
arrivava per ultimo raccoglieva gli avanzi, se ne restavano.
La mia valutazione, comunque non troppo lusinghiera, tiene conto che
trattasi di guest-house e non di hotel perchè in questo caso avrei
valutato in modo peggiore questo tipo di ospitalità.
Non mi sono piaciuti :
- la camera senza finestra, definita DELUXE nell'offerta, con bagno cieco
- la mancanza di parte delle cose elencate nella descrizione della camera,
- gli orari non flessibili di colazione, pranzo e cena,
- il cibo che cucinato altrove era servito freddo. Solo la pasta ed il riso venivano riscaldati,
- dopo la colazione restavano il bollitore e la macchina del caffè, ma le tazze sparivano,
- la scarsa pulizia giornaliera,
- il mancato cambio di lenzuola ed asciugamani,
- i costi altissimi di qualsiasi cosa che non fosse già compresa nel prezzo,
- la mancanza di qualsiasi attrezzatura ( canoa, tavole, etc. ) per movimentare le giornate,
- la poca professionalità e l'assenza del personale per molte ore al giorno.
Ho apprezzato :
- la gentilezza del proprietario e la buona organizzazione dei trasferimenti da Malè e per Ukulhas,
- la bella spiaggia, distante meno di 400 metri,
- la tranquillità ed il silenzio rotto solo dal canto di preghiera del muezzin,
- la trasparenza dell'acqua e la limpidezza del cielo.
Il prezzo di 491,05 USD pagato per 2 persone per 6 notti in mezza
pensione, non è molto, ma non corrisponde ai servizi prestati.
Non bastano casa e mobili per aprire un'attività alberghiera di
discreto livello.
10 Aprile 2019
Passiamo
il tempo che ci separa dall'arrivo della barca ( circa alle ore 12,30
) facendo le ultime fotografie sulla vicina spiaggia, seguendo le
notizie dall'Italia sul telefono ( il wi-fi è molto buono ) ed
annoiandoci a morte.
Quando
arriva l'ora, ci scortano fino al porto ed essendo ( come sempre ) la
barca in ritardo, ci costringono ad una inopinata sauna sotto una
spelacchiata palma da cocco.
Il
tragitto per Ukulhas è breve ed in circa mezz'ora siamo a
destinazione.
Al
porto veniamo accolti dal simpatico factotum ( fattorino, cameriere,
accompagnatore, etc. ) del Gunbaru Inn che ci aiuta a trasportare i
bagagli in hotel, distante non più di 300 metri, dove incontriamo
la fantomatica manager, con cui ho colloquiato più volte negli
ultimi tempi, che incassa subito, molto volentieri, il denaro del
soggiorno.
Non la
rivedremo più, salvo in occasione dell'arrivo di altri ospiti.
La
camera che ci viene assegnata è molto accogliente, anche se non
proprio come ce la eravamo immaginata perchè l'offerta parlava di
“villa fronte mare” mentre siamo in un bel giardino, purtroppo
racchiuso da un alto muro e da fabbricati.
Un'ora
dopo usciamo su una bella spiaggia a meno di 50 metri e finiamo
l'esplorazione passeggiando tra case e viuzze dell'agglomerato
urbano, che sta alle spalle dell'hotel.
Qui la
crescita urbana è decisamente più forte che nella precedente isola
e lo sviluppo turistico è iniziato già da diversi anni, per cui, in
ogni dove, si trovano costruzioni in corso e di recentemente
edificazione.
In ogni
strada si incontrano guest-house ( ne ho contate una ventina ),
ristorantini , bar e negozi ed anche la pulizia dell'ambiente urbano
sembra migliore, seppure con le dovute eccezioni.
Quando
arriva l'ora di cena ( abbiamo scelto le 20,00 ) ci accompagnano al
Central Dinner, dove ci troveremo discretamente bene durante tutto il
soggiorno, prontamente serviti, potendo scegliere i cibi dalla lista
del menu, già dal giorno prima.
Una
passeggiata serale, compiendo l'intero giro dell'isola ( circa 2 km.
), diventerà abitudine quotidiana serale ed il nostro digestivo,
nonchè il modo per conciliare il sonno.
11 Aprile 2019
Abbiamo
scelto di fare colazione nel giardino dell'hotel alle ore 9,00 e
poichè non è suonata la sveglia, siamo stati avvisati che era
pronta, offrendoci di consumarla in camera.
Fa
caldissimo ( 32° con moltissima umidità ) e stare in spiaggia tra
mezzogiorno e le tre del pomeriggio è veramente una cosa
impossibile, anche se si riesce sempre ad accaparrarsi un ombrellone
ed i lettini.
Per
contrastare il caldo, ho fatto una nuotata sul reef che è a non più
di 50 metri dalla riva e faccio fatica a descrivere la quantità di
specie di pesci che vivono una accanto all'altra, anche se, qualche
volta, i più grandi scacciano i più piccoli, quando entrano in
competizione alimentare.
Ho
visto pesci pappagallo con almeno 5 livree diverse, pesci farfalla
di ogni tipo, una tartaruga, uno squaletto di circa 1 metro ed una
miriade di altri pesci di barriera.
A sera
mi accorgo che, avendo nuotato a faccia in giù, il sole mi ha
scottato il retro delle gambe e le parti del corpo che, normalmente,
vengono meno esposte al sole.
Da
domani maglietta e pantaloncini con gamba al ginocchio !!!!
La
giornata si chiude con la consueta passeggiata.
12 – 13 – 14 – 15
Aprile 2019
Le
giornate scorrono lente e sempre uguali.
Sono
passato presso il locale Diving, ma prima non c'era nessuno, poi mi è
stato detto di ripassare ed infine mi è stata offerta un'immersione
lungo il reef ad un prezzo che ho rifiutato, sia per il costo, sia
per la pochezza del sito.
Gis
soffre il caldo anche più di me e mentre lei riposa al fresco, ne
approfitto per andare a scoprire posti nascosti, che offrono spunti
fotografici diversi dalle solite cartoline.
Giorno
dopo giorno, tutto avviene senza problemi e sta per terminare il
nostro soggiorno.
Ho
appena prenotato e confermato due posti sulla barca che deve portarci
a Malè, quando anche il nostro factotum ci riferisce di aver fatto
la stessa cosa : melius est abundare quam deficere.
E' la
sera del 15 Aprile e chiudiamo le valige, nascondendo in quella che
andrà in stiva le poche piccole conchiglie raccolte sulle spiagge.
Ecco il
riassunto dell'esperienza vissuta ad Ukulhas ed al Gunbaru Inn :
LOCATION : Isola
di Ukulhas- Maldive Nord Ari Atoll – posizionata lungo l'asse Nord
– Sud per poco più di 1,5 km. di lunghezza e 600 m. di larghezza
nei punti di maggior estensione, con folta vegetazione sul lato Nord
nei pressi della grande spiaggia che ritorna fino al porto.
Con l'alta marea la parte di spiaggia
vicino al porto si rimpicciolisce notevolmente.
Sulle spiagge di bella e fine sabbia
bianca, in più punti, qualche residuo di corallo può dare fastidio
durante le passeggiate ed in acqua, per la presenza della barriera
corallina a meno di 50 metri, bisogna prestare attenzione alle
concrezioni più grandi.
Con maschera e pinne lo spettacolo è
assicurato dalla quantità e specie di pesci presenti.
Il villaggio dei residenti è
abbastanza vivo per la presenza di negozi, ristoranti ed una
pasticceria-bar e molte sono le abitazioni ben sistemate.
La pulizia non è sempre la migliore e
la plastica abbandonata è troppa.
HOTEL : probabilmente è
l'ampliamento di una vecchia costruzione ed anche se anni e molti
clienti sono passati, è stato manutenuto in buonissimo stato.
I piccoli cortili interni hanno piante
e fiori, dandoci l'impressione di non essere tra quattro mura.
Le camere in “villa”, hanno buone
misure, arredi appropriati con un buon letto ed ogni camera ha un
piccolo spazio posto al riparo di una tettoia, attrezzato con sedie e
tavolo.
Il bagno è grande e la doccia,
provvista di tenda, non lascia uscire che poche gocce d'acqua.
Manca una mensola grande ma hanno
provveduto ad installare appropriati sostegni per gli asciugamani.
Ci sono stati assegnati 2 piccoli e 2
grandi asciugamani e due teli da spiaggia, che sono stati sostituiti
al terzo giorno. Il tappetino del bagno veniva cambiato ogni giorno.
Il letto è fornito di trapuntino con
relativo lenzuolo contenitore, per poter vivere e dormire ibernati in
aria condizionata, perchè fuori la temperatura non cala mai sotto i
30 gradi,
Le pulizie venivano fatte mentre si era
a fare colazione ed al ritorno travavamo tutto pulito e profumato.
SOGGIORNO : da Mathiveri (
precedente tappa ) ad Ukulhas c'è mezz'ora di barca veloce per un
costo di 10 usd. a persona, ma da Ukulhas a Malè la strada è più
lunga, occorrendo quasi 3 ore di barca e 50 usd.
Dei trasferimenti si sono sempre
occupati gli hotel e ( se occorre ) è possibile prenotare il
percorso sul web all'indirizzo “Nevitransfer.md”
La colazione , maldiviana con pesce o
fagioli oppure continentale con pane tostato, burro, marmellata ed
uovo fritto ), è servita fino alle 10,00 in giardino od al
ristorante, ma non abbiamo mai sentito il bisogno di uscire.
La cena può essere consumata fino alle
22,00 in giardino, in camera o presso il ristorante “CENTRAL
DINNER” che dista 200 metri ed è in perfetto stile locale.
Il cibo non è da alta cucina, ma è
quanto passa il convento :
- ottimo il chili con pesce ( piccante ) ed il curry con pesce o pollo,
- buoni ma pochi i gamberi con patatine fritte,
- meravigliosamente dolce la papaia.Ogni giorno bisogna compilare la lista dei desideri, segnalando l'ora di accesso al ristorante,ma appena seduti ...la cena è servita.
Dopo la non buona esperienza nell'altra
isola, qui ci siamo sentiti a casa ed a metterci a nostro agio sono
stati marito e moglie indonesiani, sempre sorridenti e pronti a
soddisfare le necessità degli ospiti..
Ho apprezzato in particolar modo :
- la buona organizzazione dei trasferimenti e l'accoglienza,
- la bella spiaggia distante solo 50 metri ( a sinistra i turisti ed a destra i locali )
- la tranquillità ed il silenzio rotto, anche i momenti inopportuni, dalle chiamate alla preghiera del muezzin,
- la trasparenza dell'acqua e la limpidezza del cielo,
- la vicinanza della barriera corallina, facilmente raggiungibile, permette di nuotare in un acquario pieno di insoliti pesci multicolore.
Il prezzo di 571,75 USD pagato per 2 persone per 6 notti in mezza
pensione, corrisponde ai servizi prestati di buon livello.
16 Aprile 2019
Ci
svegliamo per l'ultima colazione di questa vacanza e poi non resta
che far passare il tempo fino all'ora dell'imbarco : le 13,00 circa.
Ci è
permesso occupare la camera restando ad una temperatura gradevole, ma
quando arriva l'ora di recarci al porto, si comincia a sudare e
nell'attesa presso il terminal, neppure le pale di ventilazione,
riescono a mitigare la calura.
Paghiamo
il prezzo di imbarco e dopo circa due ore si comincia a vedere
l'isola di Malè.
Appena
sbarcati, ci rifugiamo all'interno di un ristorantino che serve cibo
tailandese e ( grazie al sistema contactless della carta di credito )
riusciamo ad acquistare due piatti di buon cibo.
Passiamo
le due ore seguenti, grazie ai condizionatori, in un ambiente con
temperatura gradevole e poi, all'apertura del banco della Turkish,
procediamo con le operazioni di imbarco.
Gironzolando
per il dutyfree-market e nelle aree di imbarco, arrivano le 22.45,
ora della partenza.
Il volo
è tranquillo e quando arriviamo ad Istambul troviamo un aeroporto
nuovo fiammante, grandissimo, che ci costringe ad una lunga camminata
fino alla barriera del controllo passeggeri.
Il
percorso fino alla sala di imbarco è tra due ali di bellissimi
negozi dai prezzi spaventosamente alti, che non ricordavamo così
alti nell'altro aeroporto.
Il
tragitto di circa 2 ore fino a Malpensa è tranquillo ed arriviamo in
perfetto orario.
Prendiamo
il primo treno in partenza ( un regionale in luogo del Malpensa
Express ) che ci porta alla Stazione centrale di Milano, in tempo per
il tratto fino a Brescia, dove arriviamo verso mezzogiorno, ponendo
fine a questa esperienza, che, fatti i dovuti conti, è costata
circa 1.420,00 euro a testa.
Alla luce di
quanto sopra mi permetto di far osservare che :
- il mese di Aprile è tra i più caldi con temperature di 32° di giorno ed umidità superiore all'80% e ciò non è sempre piacevole,
- ci sono Maldive e Maldive ed al di fuori dei classici resort, molto cari, non sempre la qualità è al passo con gli standard più comuni,
- le spiagge più belle non sono più “libere” da molto tempo,
- non tutti gli hotel ed gli esercizi commerciali accettano le carte di credito e dove accettate viene, quasi sempre, richiesta una maggiorazione percentuale,
- i prezzi dei negozi nelle isolette sono da fuori di testa,
- pagare in euro ( se accettati nei negozi ) comporta un cambio assolutamente svantaggioso.