IBIZA
e FORMENTERA
Mancano
pochi minuti alle tre del mattino ed ancora una volta siamo in
autostrada, in cammino verso l'aeroporto di Verona, per una settimana
di vacanza ad Ibiza.
Abbiamo
acquistato il pacchetto-vacanza da Eden che ci ospiterà al Sirenis
Club **** a Siesta in quel di Santa Eularia des Riu.
In
una caldissima notte di fine Giugno, appena giunti al parcheggio,
subito trovato al primo tentativo, veniamo portati in aeroporto.
Le
quattro del mattino arrivano abbastanza velocemente e mentre si
sbrigano le varie formalità di imbarco, passano anche le ore che ci
dividono dalla partenza, ma chi non vuol saperne di muoversi dalla
pista è proprio l'aereo : siamo a bordo da più di tre quarti d'ora,
quando ci invitano a recuperare i bagagli a mano e sbarcare.
Il
tempo passa, tra incertezze ed arrabbiature, in sala d'attesa, fino a
quando ci comunicano che alle 14,00 saremo trasportati a Malpensa per
partire da lì alle 16,00 circa.
Con
abbondante ritardo, finalmente, si parte e si raggiunge Ibiza dove,
anche qui, latitano i bus che ci devono portare agli alberghi.
Dopo
un lungo giro turistico per le strade isolane, lasciati gli altri
vacanzieri alle loro destinazioni, eccoci al nostro albergo : un
edificio bianco a tre piani con un grande atrio, dove ci accolgono
gentilmente e ci avviano alla camera, avvertendoci che il tempo per
la cena è quasi scaduto.
Fatta
una veloce doccia ristoratrice, eccoci in sala pranzo dove ci aspetta
una scelta infinita e di qualità : durante il tempo del soggiorno
non riusciremo mai ad assaggiare una cosa per ogni postazione di
servizio, senza arrenderci prima.
Dopo
cena, ci soffermiamo a guardare, dalla finestra della camera, il
panorama di Siesta illuminata dalle numerose luci della case sparse
sulla collina, fino a quando la stanchezza non vince la sua
battaglia.
29
Giugno 2015
Ci
svegliamo prima delle 9,00 perchè alle 10,00 devo ritirare l'auto in
un luogo che, nonostante l'aiuto del personale della reception, non è
stato ancora ben individuato,
Dopo
colazione mi incammino e se non è stato difficile trovare
l'indirizzo, non altrettanto si può dire per l'addetto, che qui
risulta latitante da molto tempo.
In
hotel il Titolare ed un impiegato riescono ( fortunatamente ) a
contattare l'agenzia di noleggio, che promette di inviare un addetto
con l'auto, nel minor tempo possibile.
Un
paio d'ore dopo ( a mezzogiorno passato ) siamo pronti a partire alla
scoperta di Ibiza, seguendo la costa e dirigendoci a Nord, verso
Portinatx.
Inizia
la caccia alle spiagge, ma fin da subito è chiaro che la segnaletica
non è molto completata e che quando sembra di aver individuato la
corretta direzione, poco dopo, ci si ritrova in un luogo diverso da
quello desiderato.
Punta
Arrabi ci sfugge a causa di un dedalo di incroci e ci troviamo, a
caso, sotto una bella pineta dove è stato sistemato un grande
parcheggio di auto.
Nella
polvere, a piedi, ci dirigiamo verso “Cala Nova” : la spiaggia è
bella, ma non incanta ed il mare non ha i colori che ci aspettavamo,
anche se le sistemazioni dei servizi a terra non è male.
Dopo
una breve passeggiata, fin dove il sentiero ce lo consente, decidiamo
di riprendere la strada per scoprire altro.
La
tappa successiva è cala Mastella, poi cala Boix, che lasciamo
subito, per andare verso la più bella e grande Playa des Figueral,
dove parcheggiamo l'auto in un torrente asciutto e dobbiamo spiccare
la corsa verso l'acqua per evitare di scottarci i piedi sulla sabbia
rovente.
Il
primo settore è di spiaggia attrezzata, poi, sotto una scoscesa
scarpata una bella spiaggetta color ocra si stende per circa 300
metri, fin sotto un ad masso somigliante ad un'alta torre.
Il
mare ha strani colori color rame, che gli sono dati dalle rocce
rossastre che formano il fondale.
L'acqua
trasparente e calda ci invita a fermarci per un bel bagno : il primo
della vacanza.
Un
paio d'ore dopo riprendiamo la strada ed anche se la carta ci dice
che ci sono altre due o tre belle spiagge a destra, ci troviamo
diretti, senza quasi volerlo, verso Portinatx ed approdiamo a “
Cala Xarraca” , una piccola baia a semicerchio con al centro un
brutto edificio ( bar-ristorante ) e sul lato destro, appena
arrampicato sulla scarpata, un bel complesso residenziale.
La
spiaggia è poca, il mare ha bei colori, ma il luogo è soffocato da
un alta costa di roccia scura sulla sinistra e da scogli nel mezzo
della baia.
Ci
fermiamo a bere qualcosa, guardando solo la parte migliore del
panorama.
Riprendiamo
la via e sulla strada per Portinatx incontriamo alcune piccole baie
dove il mare ha bei colori, ma la sabbia latita.
Portinatx
offre alla vista la sua grande spiaggia ( S'arenal gros ) di sabbia
bianca al fondo di un ben ridossato golfo, ma proseguiamo per quella
più piccola nei pressi del faro di punta Moscarter, che rinunciamo a
raggiungere per la pessima strada che porta ai piedi dell'alta torre
a strisce oblique bianche e nere.
Ritornando
verso l'hotel, pochi km. dopo Portinatx, imbocchiamo la strada che ci
porta verso Cala D'en Serra, che riusciamo a vedere solo dall'alto a
causa della strada sterrata completamente dissestata e con pendenza
notevole, riuscendo, comunque, a scorgere una piccola e graziosa
spiaggia bagnata da una mare dai colori splendidi.
Doccia,
cena e tanto sonno.
30
Giugno 2015
La
sveglia suona implacabile alle 8,00 e dopo una fantastica colazione
ci dirigiamo ad Eivissa ed il suo aeroporto, che superiamo
costeggiando le vasche delle saline.
Ad
un bivio dirigiamo verso la spiaggia di “Des Cavalet”, dove dopo
una breve sosta per alcune foto d'obbligo, optiamo per la più
celebre “Ses Salinas”, dove, dopo una preve sosta, per ammirare
la splendida spiaggia, ci ripromettiamo di tornare, per un intera
giornata, a godere di questo luogo.
Lasciamo
il posto per dirigerci lungo la costa Sud e percorrendo perse
stradine di campagna, senza sapere la direzione da tenere ( qualche
volta aiutati dalla fortuna ) arriviamo a Playa des Codolar, dove
il sasso più piccolo ha le dimensioni di una noce di cocco e l'acqua
è di un turchino stupendo.
Disgraziatamente,
qui hanno costruito uno stabilimento balneare dai prezzi folli, con
annesso parcheggio dai prezzi ancora più folli.
Ce
ne andiamo verso “Sa Caleta” e poi a “Es Bol Nou” , una
piccola spiaggia nascosta tra due alte pareti di arenaria rossastra,
che, insieme ad una bella pineta, la cingono per proteggerla dalla
quantità di polvere che si leva dall'ampio parcheggio in terra
battuta, nato alle sue spalle.
Non
oso pensare cosa può succedere in piena stagione!!!
A
Gis il posto non piace e decidiamo di proseguire verso cala Jondal,
Porroig ed oltre, macinando km. per tutte le strade meno conosciute
dell'isola fino a Es Cubelles.
Lungo
la strada, in molti punti a picco sul mare, scorgiamo un bellissimo
mare che si frange nelle baie della costa, fino a quando, imboccata
un'interminabile ripida discesa, ci appare improvvisamente “Es
Vedrà”
Ci
fiondiamo nell'improvvisato parcheggio a sinistra, toccando una
pietra con la scocca ed a piedi ci avviciniamo all'alto strapiombo,
restando senza parole di fronte all'inquietante massa rocciosa che
emerge da un mare dai colori cangianti.
Le
foto partono a raffica e contraccambiamo una coppia di inglesi che ci
chiede di essere fotografata in qual luogo.
La
prossima tappa è “Cala D'hort”, al fondo della medesima discesa,
ma la sensazione di essere arrivati in un “cul de sac”, l'assenza
di parcheggio e la molta gente già presente, ci fanno desistere dal
fermarci in questa minuscola deliziosa spiaggia di sabbia bianca
ospitata in una caletta che la protegge fra le sue braccia.
Riprendiamo
la strada verso Cala Tarida, dove, fermata l'auto nella piazza del
paesino, scendiamo alla spiaggia e finalmente possiamo fare il bagno.
La
spiaggia ( circa 400 metri ), interrotta al centro da un grande
masso, ha due accessi, acque poco profonde, bei colori, sabbia bianca
fine, ma pochissimo spazio libero, essendo occupata, per la maggior
parte, da stabilimenti balneari : a noi bastano pochi metri sotto
l'ombra di un ombrellone trovato in piazza.
Quasi
a sera torniamo in hotel per la solita mega cena.
01
Luglio 2015
La
giornata sarà dedicata alla visita di Eivissa e della sua cittadella
storica.
Abbiamo
la fortuna di trovare parcheggio a poca distanza da una delle porte
di ingresso alla “Dalt Vila” e dopo esserci arrampicati sulle
mura godiamo della vista che si apre verso Formentera, il porto e la
città ai nostri piedi.
Dopo
una breve visita alla Cattedrale, il giro termina uscendo dalla
“porta delle tavole” e concludiamo la sosta avvicinandoci alla
zona portuale con una passeggiata davanti ai negozi della via
principale.
A
pomeriggio inoltrato, stanchi e senza la voglia di altri chilometri,
ci fermiamo a Santa Eularia des Riu per un bagno.
Il
luogo non è male, anche se la sabbia è scura ed in acqua ci sono
molte pietre con alghe sulla spiaggia.
Rientriamo
in albergo e dopo cena, anche se stanchi, non riusciamo a resistere
alla tentazione di arrivare ancora sino sul lungomare di Santa
Eularia.
02
Luglio 2015
Oggi
ci aspettiamo le spiagge più belle.
Partiamo
in direzione di Sant'Antony de Portmany, una grande cittadina
turistica sulla costa Ovest, che, sinceramente, mi delude per la
mancanza di proprie spiagge e la massiccia presenza di enormi
alberghi con una quantità industriale di seconde case.
Percorriamo,
da un capo all'altro tutta la città, seguendo l'ampio golfo che
ospita piccole spiagge soffocate da incombenti costruzioni, senza
trovare nulla di soddisfacente : nemmeno il panorama.
Un
occhiata alle spiagge di Es Torrente, dopo esserci persi e finiti in
una cava di pietre e subito ci dirigiamo, percorrendo un bella strada
asfaltata, verso “Cala Bassa” dove ci aspetta un enorme
parcheggio a pagamento sotto la pineta che contorna tutta la baia.
Poichè
non è nostra intenzione fermarci a lungo, parcheggio l'auto poco
distante dalla fermata del bus, ma mentre Gis riesce ad allontanarsi
per scattare foto, arriva il pullman e mi tocca spostare l'auto,
rinunciando alle foto.
La
baia meriterebbe una sosta molto più lunga per la natura del luogo,
i colori del mare e le piscina di acqua bassa che si formano vicino a
riva, ma abbiamo ancora molta strada da fare.
Risaliamo
la costa e dopo un paio di km. una deviazione su una strada a fondo
naturale, ci indica “Cala Comte” di cui, già dall'alto, alle
spalle di un villaggio turistico in costruzione, pregustiamo la
bellezza.
Il
panorama, che si apre appena raggiunta la scogliera dove è stato
allestito il parcheggio, è incredibile per i colori del mare, da
celeste ad azzurro intenso e poi blu scuro.
Stupenda
la lingua di sabbia chiara che si protende in mare sotto i nostri
piedi.
Siamo
senza parole, mentre gli occhi cercano di rubare tutte le immagini
dello spettacolo che hanno davanti.
Credo
che questa sia la spiaggia più bella vista qui a Ibiza, anche se la
quantità di spiaggia è veramente minima.
Lasciamo
il posto con l'entusiasmo di chi ha scoperto qualcosa di
indimenticabile e quando arriviamo a “Es Codolar” ,una minuscola
baia con poca sabbia bianca, molti ciottoli e mare dai colori
caraibici, nulla ci sembra più bello.
Ci
arrampichiamo sino a Sant Josep de sa Talaja e poi seguendo la strada
principale arriviamo nei pressi dell'aeroporto, dove prendiamo la
strada per la spiaggia di “Ses Salinas” in cui passeremo il resto
della giornata.
L'enorme
parcheggio in cui termina la strada, completamente ombreggiato da
stuoie, è un inferno di polvere, che si ottiene con solo 6 euro per
tutta la giornata ; l'accesso alla spiaggia è ad un centinaio di
metri ed al nostro arrivo ( sono le 12,30 ) nei primi stabilimenti
balneari non hanno più lettini.
Per
22 euro, un addetto, ci rimedia un paio di sedie/sdraio ed un
ombrellone a meno di 5 metri dal bagnasciuga, dove ognuno può
sistemare liberamente le proprie cose.
La
spiaggia è un km. di sabbia bianca che prosegue in mare per almeno
altri 50 metri di acqua bassa, calda e trasparente.
Un
bagno dopo l'altro, arriva il pomeriggio ed inizia una processione di
personaggi variamente agghindati, che pubblicizzano i locali notturni
di Eivissa.
Al
ritorno in albergo, consegniamo le chiavi e lasciamo l'auto in
parcheggio per la restituzione.
Solita
passeggiata ed al ritorno ci prepariamo per la gita a Formentera del
giorno successivo.
03
Luglio 2015
La
giornata inizia e prosegue con : colazione ad ore antelucane, corsa
in taxi fino alla fermata dei bus a Santa Eularia, mezz'ora di
viaggio, ritiro del biglietto alla stazione marittima ed imbarco per
Formentera.
Il
mare è piuttosto agitato ( ho calcolato un onda di 2 metri fuori dal
porto ) ma Gis è a suo agio e non da segni di mal di mare per tutta
l'ora di viaggio.
Arrivati
al porto de La Savina, ci accodiamo per ritirare l'auto ( una Panda
gialla con molte ferite di precedenti esperienze ) e poco dopo,
eccoci sulla via per il faro della Mola.
La
strada è buona, scorrevole ed in meno di mezz'ora arriviamo allo
strapiombo su cui è posto il faro : il vento è forte e trecento
metri sotto, il mare frange sulla parete.
Sulla
strada del ritorno, nei pressi di un piccolo bar, scopriamo una
bella posizione panoramica da cui possiamo scorgere le lunghe spiagge
di Formentera a cui siamo diretti, con fermate intermedie a :
- Cap de Barbaria e relativo faro,
- Es Calò d'es Mort
- Spiagge di Cala Saona
Ritornati
a La Savina, pieghiamo a destra per la strada delle saline ed
arriviamo all'ingresso del parco naturale dell'isola ( 4 euro ).
Ci
inoltriamo per una strada polverosa, cercando disperatamente un
parcheggio che troviamo in un piccolo spiazzo a pochi metri dalla
spiaggia di “Es Illettes” , quasi deserta a causa del forte vento
da ovest.
Per
tale situazione, definire formicaio la spiaggia di “Levant” è un
vero eufemismo, anche se troviamo quasi subito un posticino dove
piazzare ombrellone e teli.
La
spiaggia è bella e bianca, ma le alghe vi stazionano a mucchi.
Il
mare ha stupende trasparenze e colori, ma molte barche, anche di non
piccole dimensioni, vi stazionano a breve distanza dalla riva.
Un
bagno dopo l'altro, restiamo fino all'ora del ritorno, facendo, poi ,
a ritroso tutte le cose fatte al mattino per arrivare fino lì.
Perdiamo
l'autobus per un soffio e quando arriviamo a Santa Eularia, anche i
taxi sono fuori servizio.
Non
ci resta che una lunga scarpinata fino all'hotel.
04
Luglio 2015
Oggi
giornata di ozi : ci siamo alzati tardi, appena in tempo per la
colazione.
La
piscina è aperta e mentre Gis si avvia verso Santa Eularia per un
indagine sui negozi, non mi resta che procurarmi un ombrellone, un
lettino e tuffarmi nell'acqua già molto calda, pensando che domani è
l'ultimo giorno.
Pranzo,
piscina e riposo fino a sera.
A
cena la bella sorpresa di una magnifica fontana di cioccolato con
frutta fresca e la brutta notizia che è stata anticipata la partenza
di qualche ora, per cui lasceremo l'hotel verso mezzogiorno, anziché
le 16.
Passeggiata
fino in città e fine della giornata.
05
Luglio 2015
Dopo
colazione si rifanno le valigie e si lascia la camera.
Mentre
si ammazza il tempo bighellonando qua e là, ecco che arriva il bus
che ci porta in aeroporto.
Questa
volta la partenza è in perfetto orario ed a essere sorpreso del
nostro arrivo è il gestore del parcheggio, che ci aspettava per
sera.
Ritorno
tranquillo a casa e domani....è un altro giorno.
****
P.S.
: per il disguido aereo dell'andata Eden ci ha riconosciuto un
abbuono di 100 euro da spendere nel prossimo viaggio ed abbiamo
chiesto all'assicurazione il ristoro previsto dalla polizza di
viaggio.
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