venerdì 28 ottobre 2016

Baleari 2015 : Ibiza e Formentera.

IBIZA e FORMENTERA
Mancano pochi minuti alle tre del mattino ed ancora una volta siamo in autostrada, in cammino verso l'aeroporto di Verona, per una settimana di vacanza ad Ibiza.
Abbiamo acquistato il pacchetto-vacanza da Eden che ci ospiterà al Sirenis Club **** a Siesta in quel di Santa Eularia des Riu.
In una caldissima notte di fine Giugno, appena giunti al parcheggio, subito trovato al primo tentativo, veniamo portati in aeroporto.
Le quattro del mattino arrivano abbastanza velocemente e mentre si sbrigano le varie formalità di imbarco, passano anche le ore che ci dividono dalla partenza, ma chi non vuol saperne di muoversi dalla pista è proprio l'aereo : siamo a bordo da più di tre quarti d'ora, quando ci invitano a recuperare i bagagli a mano e sbarcare.
Il tempo passa, tra incertezze ed arrabbiature, in sala d'attesa, fino a quando ci comunicano che alle 14,00 saremo trasportati a Malpensa per partire da lì alle 16,00 circa.
Con abbondante ritardo, finalmente, si parte e si raggiunge Ibiza dove, anche qui, latitano i bus che ci devono portare agli alberghi.
Dopo un lungo giro turistico per le strade isolane, lasciati gli altri vacanzieri alle loro destinazioni, eccoci al nostro albergo : un edificio bianco a tre piani con un grande atrio, dove ci accolgono gentilmente e ci avviano alla camera, avvertendoci che il tempo per la cena è quasi scaduto.
Fatta una veloce doccia ristoratrice, eccoci in sala pranzo dove ci aspetta una scelta infinita e di qualità : durante il tempo del soggiorno non riusciremo mai ad assaggiare una cosa per ogni postazione di servizio, senza arrenderci prima.
Dopo cena, ci soffermiamo a guardare, dalla finestra della camera, il panorama di Siesta illuminata dalle numerose luci della case sparse sulla collina, fino a quando la stanchezza non vince la sua battaglia.

29 Giugno 2015
Ci svegliamo prima delle 9,00 perchè alle 10,00 devo ritirare l'auto in un luogo che, nonostante l'aiuto del personale della reception, non è stato ancora ben individuato,
Dopo colazione mi incammino e se non è stato difficile trovare l'indirizzo, non altrettanto si può dire per l'addetto, che qui risulta latitante da molto tempo.
In hotel il Titolare ed un impiegato riescono ( fortunatamente ) a contattare l'agenzia di noleggio, che promette di inviare un addetto con l'auto, nel minor tempo possibile.
Un paio d'ore dopo ( a mezzogiorno passato ) siamo pronti a partire alla scoperta di Ibiza, seguendo la costa e dirigendoci a Nord, verso Portinatx.
Inizia la caccia alle spiagge, ma fin da subito è chiaro che la segnaletica non è molto completata e che quando sembra di aver individuato la corretta direzione, poco dopo, ci si ritrova in un luogo diverso da quello desiderato.
Punta Arrabi ci sfugge a causa di un dedalo di incroci e ci troviamo, a caso, sotto una bella pineta dove è stato sistemato un grande parcheggio di auto.
Nella polvere, a piedi, ci dirigiamo verso “Cala Nova” : la spiaggia è bella, ma non incanta ed il mare non ha i colori che ci aspettavamo, anche se le sistemazioni dei servizi a terra non è male.
Dopo una breve passeggiata, fin dove il sentiero ce lo consente, decidiamo di riprendere la strada per scoprire altro.
La tappa successiva è cala Mastella, poi cala Boix, che lasciamo subito, per andare verso la più bella e grande Playa des Figueral, dove parcheggiamo l'auto in un torrente asciutto e dobbiamo spiccare la corsa verso l'acqua per evitare di scottarci i piedi sulla sabbia rovente.
Il primo settore è di spiaggia attrezzata, poi, sotto una scoscesa scarpata una bella spiaggetta color ocra si stende per circa 300 metri, fin sotto un ad masso somigliante ad un'alta torre.
Il mare ha strani colori color rame, che gli sono dati dalle rocce rossastre che formano il fondale.
L'acqua trasparente e calda ci invita a fermarci per un bel bagno : il primo della vacanza.
Un paio d'ore dopo riprendiamo la strada ed anche se la carta ci dice che ci sono altre due o tre belle spiagge a destra, ci troviamo diretti, senza quasi volerlo, verso Portinatx ed approdiamo a “ Cala Xarraca” , una piccola baia a semicerchio con al centro un brutto edificio ( bar-ristorante ) e sul lato destro, appena arrampicato sulla scarpata, un bel complesso residenziale.
La spiaggia è poca, il mare ha bei colori, ma il luogo è soffocato da un alta costa di roccia scura sulla sinistra e da scogli nel mezzo della baia.
Ci fermiamo a bere qualcosa, guardando solo la parte migliore del panorama.
Riprendiamo la via e sulla strada per Portinatx incontriamo alcune piccole baie dove il mare ha bei colori, ma la sabbia latita.
Portinatx offre alla vista la sua grande spiaggia ( S'arenal gros ) di sabbia bianca al fondo di un ben ridossato golfo, ma proseguiamo per quella più piccola nei pressi del faro di punta Moscarter, che rinunciamo a raggiungere per la pessima strada che porta ai piedi dell'alta torre a strisce oblique bianche e nere.
Ritornando verso l'hotel, pochi km. dopo Portinatx, imbocchiamo la strada che ci porta verso Cala D'en Serra, che riusciamo a vedere solo dall'alto a causa della strada sterrata completamente dissestata e con pendenza notevole, riuscendo, comunque, a scorgere una piccola e graziosa spiaggia bagnata da una mare dai colori splendidi.
Doccia, cena e tanto sonno.


30 Giugno 2015
La sveglia suona implacabile alle 8,00 e dopo una fantastica colazione ci dirigiamo ad Eivissa ed il suo aeroporto, che superiamo costeggiando le vasche delle saline.
Ad un bivio dirigiamo verso la spiaggia di “Des Cavalet”, dove dopo una breve sosta per alcune foto d'obbligo, optiamo per la più celebre “Ses Salinas”, dove, dopo una preve sosta, per ammirare la splendida spiaggia, ci ripromettiamo di tornare, per un intera giornata, a godere di questo luogo.
Lasciamo il posto per dirigerci lungo la costa Sud e percorrendo perse stradine di campagna, senza sapere la direzione da tenere ( qualche volta aiutati dalla fortuna ) arriviamo a Playa des Codolar, dove il sasso più piccolo ha le dimensioni di una noce di cocco e l'acqua è di un turchino stupendo.
Disgraziatamente, qui hanno costruito uno stabilimento balneare dai prezzi folli, con annesso parcheggio dai prezzi ancora più folli.
Ce ne andiamo verso “Sa Caleta” e poi a “Es Bol Nou” , una piccola spiaggia nascosta tra due alte pareti di arenaria rossastra, che, insieme ad una bella pineta, la cingono per proteggerla dalla quantità di polvere che si leva dall'ampio parcheggio in terra battuta, nato alle sue spalle.
Non oso pensare cosa può succedere in piena stagione!!!
A Gis il posto non piace e decidiamo di proseguire verso cala Jondal, Porroig ed oltre, macinando km. per tutte le strade meno conosciute dell'isola fino a Es Cubelles.
Lungo la strada, in molti punti a picco sul mare, scorgiamo un bellissimo mare che si frange nelle baie della costa, fino a quando, imboccata un'interminabile ripida discesa, ci appare improvvisamente “Es Vedrà”
Ci fiondiamo nell'improvvisato parcheggio a sinistra, toccando una pietra con la scocca ed a piedi ci avviciniamo all'alto strapiombo, restando senza parole di fronte all'inquietante massa rocciosa che emerge da un mare dai colori cangianti.
Le foto partono a raffica e contraccambiamo una coppia di inglesi che ci chiede di essere fotografata in qual luogo.
La prossima tappa è “Cala D'hort”, al fondo della medesima discesa, ma la sensazione di essere arrivati in un “cul de sac”, l'assenza di parcheggio e la molta gente già presente, ci fanno desistere dal fermarci in questa minuscola deliziosa spiaggia di sabbia bianca ospitata in una caletta che la protegge fra le sue braccia.
Riprendiamo la strada verso Cala Tarida, dove, fermata l'auto nella piazza del paesino, scendiamo alla spiaggia e finalmente possiamo fare il bagno.
La spiaggia ( circa 400 metri ), interrotta al centro da un grande masso, ha due accessi, acque poco profonde, bei colori, sabbia bianca fine, ma pochissimo spazio libero, essendo occupata, per la maggior parte, da stabilimenti balneari : a noi bastano pochi metri sotto l'ombra di un ombrellone trovato in piazza.
Quasi a sera torniamo in hotel per la solita mega cena.


01 Luglio 2015
La giornata sarà dedicata alla visita di Eivissa e della sua cittadella storica.
Abbiamo la fortuna di trovare parcheggio a poca distanza da una delle porte di ingresso alla “Dalt Vila” e dopo esserci arrampicati sulle mura godiamo della vista che si apre verso Formentera, il porto e la città ai nostri piedi.
Dopo una breve visita alla Cattedrale, il giro termina uscendo dalla “porta delle tavole” e concludiamo la sosta avvicinandoci alla zona portuale con una passeggiata davanti ai negozi della via principale.
A pomeriggio inoltrato, stanchi e senza la voglia di altri chilometri, ci fermiamo a Santa Eularia des Riu per un bagno.
Il luogo non è male, anche se la sabbia è scura ed in acqua ci sono molte pietre con alghe sulla spiaggia.
Rientriamo in albergo e dopo cena, anche se stanchi, non riusciamo a resistere alla tentazione di arrivare ancora sino sul lungomare di Santa Eularia.


02 Luglio 2015
Oggi ci aspettiamo le spiagge più belle.
Partiamo in direzione di Sant'Antony de Portmany, una grande cittadina turistica sulla costa Ovest, che, sinceramente, mi delude per la mancanza di proprie spiagge e la massiccia presenza di enormi alberghi con una quantità industriale di seconde case.
Percorriamo, da un capo all'altro tutta la città, seguendo l'ampio golfo che ospita piccole spiagge soffocate da incombenti costruzioni, senza trovare nulla di soddisfacente : nemmeno il panorama.
Un occhiata alle spiagge di Es Torrente, dopo esserci persi e finiti in una cava di pietre e subito ci dirigiamo, percorrendo un bella strada asfaltata, verso “Cala Bassa” dove ci aspetta un enorme parcheggio a pagamento sotto la pineta che contorna tutta la baia.
Poichè non è nostra intenzione fermarci a lungo, parcheggio l'auto poco distante dalla fermata del bus, ma mentre Gis riesce ad allontanarsi per scattare foto, arriva il pullman e mi tocca spostare l'auto, rinunciando alle foto.
La baia meriterebbe una sosta molto più lunga per la natura del luogo, i colori del mare e le piscina di acqua bassa che si formano vicino a riva, ma abbiamo ancora molta strada da fare.
Risaliamo la costa e dopo un paio di km. una deviazione su una strada a fondo naturale, ci indica “Cala Comte” di cui, già dall'alto, alle spalle di un villaggio turistico in costruzione, pregustiamo la bellezza.
Il panorama, che si apre appena raggiunta la scogliera dove è stato allestito il parcheggio, è incredibile per i colori del mare, da celeste ad azzurro intenso e poi blu scuro.
Stupenda la lingua di sabbia chiara che si protende in mare sotto i nostri piedi.
Siamo senza parole, mentre gli occhi cercano di rubare tutte le immagini dello spettacolo che hanno davanti.
Credo che questa sia la spiaggia più bella vista qui a Ibiza, anche se la quantità di spiaggia è veramente minima.
Lasciamo il posto con l'entusiasmo di chi ha scoperto qualcosa di indimenticabile e quando arriviamo a “Es Codolar” ,una minuscola baia con poca sabbia bianca, molti ciottoli e mare dai colori caraibici, nulla ci sembra più bello.
Ci arrampichiamo sino a Sant Josep de sa Talaja e poi seguendo la strada principale arriviamo nei pressi dell'aeroporto, dove prendiamo la strada per la spiaggia di “Ses Salinas” in cui passeremo il resto della giornata.
L'enorme parcheggio in cui termina la strada, completamente ombreggiato da stuoie, è un inferno di polvere, che si ottiene con solo 6 euro per tutta la giornata ; l'accesso alla spiaggia è ad un centinaio di metri ed al nostro arrivo ( sono le 12,30 ) nei primi stabilimenti balneari non hanno più lettini.
Per 22 euro, un addetto, ci rimedia un paio di sedie/sdraio ed un ombrellone a meno di 5 metri dal bagnasciuga, dove ognuno può sistemare liberamente le proprie cose.
La spiaggia è un km. di sabbia bianca che prosegue in mare per almeno altri 50 metri di acqua bassa, calda e trasparente.
Un bagno dopo l'altro, arriva il pomeriggio ed inizia una processione di personaggi variamente agghindati, che pubblicizzano i locali notturni di Eivissa.
Al ritorno in albergo, consegniamo le chiavi e lasciamo l'auto in parcheggio per la restituzione.
Solita passeggiata ed al ritorno ci prepariamo per la gita a Formentera del giorno successivo.

03 Luglio 2015
La giornata inizia e prosegue con : colazione ad ore antelucane, corsa in taxi fino alla fermata dei bus a Santa Eularia, mezz'ora di viaggio, ritiro del biglietto alla stazione marittima ed imbarco per Formentera.
Il mare è piuttosto agitato ( ho calcolato un onda di 2 metri fuori dal porto ) ma Gis è a suo agio e non da segni di mal di mare per tutta l'ora di viaggio.
Arrivati al porto de La Savina, ci accodiamo per ritirare l'auto ( una Panda gialla con molte ferite di precedenti esperienze ) e poco dopo, eccoci sulla via per il faro della Mola.
La strada è buona, scorrevole ed in meno di mezz'ora arriviamo allo strapiombo su cui è posto il faro : il vento è forte e trecento metri sotto, il mare frange sulla parete.
Sulla strada del ritorno, nei pressi di un piccolo bar, scopriamo una bella posizione panoramica da cui possiamo scorgere le lunghe spiagge di Formentera a cui siamo diretti, con fermate intermedie a :
  • Cap de Barbaria e relativo faro,
  • Es Calò d'es Mort
  • Spiagge di Cala Saona

Ritornati a La Savina, pieghiamo a destra per la strada delle saline ed arriviamo all'ingresso del parco naturale dell'isola ( 4 euro ).
Ci inoltriamo per una strada polverosa, cercando disperatamente un parcheggio che troviamo in un piccolo spiazzo a pochi metri dalla spiaggia di “Es Illettes” , quasi deserta a causa del forte vento da ovest.
Per tale situazione, definire formicaio la spiaggia di “Levant” è un vero eufemismo, anche se troviamo quasi subito un posticino dove piazzare ombrellone e teli.
La spiaggia è bella e bianca, ma le alghe vi stazionano a mucchi.
Il mare ha stupende trasparenze e colori, ma molte barche, anche di non piccole dimensioni, vi stazionano a breve distanza dalla riva.
Un bagno dopo l'altro, restiamo fino all'ora del ritorno, facendo, poi , a ritroso tutte le cose fatte al mattino per arrivare fino lì.
Perdiamo l'autobus per un soffio e quando arriviamo a Santa Eularia, anche i taxi sono fuori servizio.
Non ci resta che una lunga scarpinata fino all'hotel.


04 Luglio 2015
Oggi giornata di ozi : ci siamo alzati tardi, appena in tempo per la colazione.
La piscina è aperta e mentre Gis si avvia verso Santa Eularia per un indagine sui negozi, non mi resta che procurarmi un ombrellone, un lettino e tuffarmi nell'acqua già molto calda, pensando che domani è l'ultimo giorno.
Pranzo, piscina e riposo fino a sera.
A cena la bella sorpresa di una magnifica fontana di cioccolato con frutta fresca e la brutta notizia che è stata anticipata la partenza di qualche ora, per cui lasceremo l'hotel verso mezzogiorno, anziché le 16.
Passeggiata fino in città e fine della giornata.


05 Luglio 2015
Dopo colazione si rifanno le valigie e si lascia la camera.
Mentre si ammazza il tempo bighellonando qua e là, ecco che arriva il bus che ci porta in aeroporto.
Questa volta la partenza è in perfetto orario ed a essere sorpreso del nostro arrivo è il gestore del parcheggio, che ci aspettava per sera.
Ritorno tranquillo a casa e domani....è un altro giorno.

****
P.S. : per il disguido aereo dell'andata Eden ci ha riconosciuto un abbuono di 100 euro da spendere nel prossimo viaggio ed abbiamo chiesto all'assicurazione il ristoro previsto dalla polizza di viaggio.



Alcune fotografie :

Cala nova













Cala Mastella






















Cala Boix

Cala Figueral









 


Ses Salinas

Es Bol Nou

Es Vedrà

Cala D'Hort

Cala Tarida

Cala Bassa

Cala Comte
Cala Comte
Faro della MOLA


Es Calò d'es Mort

Cala Saona

Es Illetes




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