Minorca
2015
Dal momento in cui
Eden ci ha confermato che, per riparare all'inconveniente di 12 ore
di ritardo sul volo per Ibiza, ci ha concesso un abbuono di 100,00 €.
da scontare su una prossima vacanza, abbiamo iniziato a considerare
la possibilità di usufruirne al più presto a fine estate.
Per la verità
avevamo già programmato una settimana a Corfu' ad inizio Settembre,
ma il caso ha voluto che Ryanair , continuando a variare in aumento
il prezzo del volo, abbia reso non economicamente conveniente quella
vacanza.
Così, dopo la cancellazione della prenotazione di VILLA FIORITA ( Corfù ), abbiamo
cominciato a sfogliare i cataloghi Eden con destinazione Minorca e
non abbiamo tardato a scoprire una buona offerta presso
l'apparthotel SIESTA MAR a Cala'n Porter ( 825 €. scontati per due
con ½ pensione e trasferimenti ).
Abbiamo confermato in
agenzia ed iniziato a sognare il nostro soggiorno a Minorca dal 5 al
12 Settembre, sperando che alla partenza, non ci aspettasse la
solita levataccia.
Mentre passano i
giorni vado a perfezionare il noleggio di un auto dal 7 al 10 presso
AUTOS MAXIMO e sforniamo fogli su fogli di documentazione per quello
che andremo a fare e vedere.
05/09/2015
Eccoci in autostrada,
nel primo pomeriggio, diretti a Bergamo, aeroporto di Orio al Serio,
per il volo che ci porterà a Mahon.
Questa volta il volo
è puntuale ed alle 21 circa veniamo lasciati davanti alla reception
dell'hotel, dove, dopo una succinta spiegazione, ci mettono in mano
le chiavi della camera e la cena.
L'hotel è molto
carino ( di quelli che piacciono a noi ) e la camera, da un terrazzo al
terzo piano, domina il giardino e si affaccia con l'altra finestra
verso il sottostante paese.
Consumiamo la cena
fredda senza troppo entusiasmo, ma la fame …..
Lasciamo le nostre
cose nelle valigie e cerchiamo di metterci a dormire, pur presagendo
cattive nuove, dopo una prima valutazione del nostro giaciglio.
06/09/2015
Ci svegliamo tutti
rotti da un materasso fatto di sole molle, duro ed impossibile da
addomesticare.
Scendiamo in sala
colazioni, un'area ricavata all'aperto tra la reception, l'ingresso,
il bar e le cucine, che, riparata da una piccola tettoia e da alcuni
gazebo in tela, si rivelerà poco adatta in una sera di maltempo.
Cerchiamo, sui tavoli
del buffet ormai cannibalizzato, qualcosa di commestibile e riusciamo
a mettere nello stomaco quanto basta per iniziare la prima camminata
in Cala'n Porter.
Fa abbastanza caldo
ed il sole picchia impietoso mentre passeggiamo lungo la scogliera
cercando di arrivare alla Cova d'en Xoroi, una grotta/bar/discoteca
cui si accede lungo un sentiero scavato nella roccia a picco sul
mare.
Attendiamo l'ora di
apertura e dall'interno scopriamo bellissimi scorci di vista
panoramica, gustando un ottimo cappuccino mentre ci riposiamo al
fresco.
Riprendiamo la strada
del ritorno e godiamo del panorama sulla bella spiaggia di Cala'n
Porter che giace sul fondo di un profondo canyon raggiungibile con
circa 130 scalini, facili da fare in discesa, ma meno in salita.
Dopo un piccolo stop
sull'ora di mezzogiorno, iniziamo il secondo giro per il paese
cercando di conoscere il posto.
La sera arriva sin troppo presto.
La sera arriva sin troppo presto.
La cena è
discretamente appetibile ( ottima la pizza ) anche se al buffet il
cibo arriva a spizzichi e spesso bisogna aspettare che sia fatto il
rifornimento di questo o di quello.
Ancora quattro passi
dopo cena e poi ad affrontare il terribile materasso.
07/09/2015
Dopo una notte
passata sul divano perchè non riuscivo a trovare un attimo di
sollievo al dolore della mia spalla, ci svegliamo abbastanza malconci
( vedi foto Gis ), ma dopo colazione, subito in strada per ritirare
l'auto noleggiata.
Pago 124 €. e saliamo
su una vecchia panda GIALLA con oltre 100.000 km. che si rifiuta di
dar corrente al navigatore, per cui devo tenere premuto
l'alimentatore nella sede dell'accendino.
Dopo esserci orientati
in paese, prendiamo la strada principale con l'intenzione di andare
alle spiagge della costa Sud.
Dopo circa 30 km. e qualche errore di navigazione, arriviamo nei pressi di Ciutadella e lungo la costa, proseguiamo fino a Cala Blanca, la prima spiaggia ad Ovest, carina ma piccola ed incuneata tra le case in fondo al fiumiciattolo che l'ha creata.
Dopo circa 30 km. e qualche errore di navigazione, arriviamo nei pressi di Ciutadella e lungo la costa, proseguiamo fino a Cala Blanca, la prima spiaggia ad Ovest, carina ma piccola ed incuneata tra le case in fondo al fiumiciattolo che l'ha creata.
Si prosegue per Cap
d'Artruxt dove un alto e slanciato faro bianco e nero sorveglia il
traffico marittimo diretto al porto di Ciutadella.
Dopo un breve stop
per le foto di rito proseguiamo per Cala en Bosc e la sua spiaggia,
che non ci piace perchè piccola, troppo affollata e posta in mezzo a
grandi costruzioni.
Si ritorna verso Nord
con l'intento di raggiungere le spiagge più belle, ma a pochi km
dalla meta veniamo fermati perchè i parcheggi che ne consentono
l'accesso sono tutti strapieni e non ci lasciano proseguire.
Delusi ed un poco
arrabbiati, riprendiamo la strada del ritorno decidendo di effettuare
la ricognizione delle spiagge a Nord ad iniziare dal faro di Cap de
Cavalleria.
Lungo il percorso
notiamo l'insegna di un sito archeologico la “Naveta des Tudons”
, particolarissimo ed interessante monumento con tecnica ciclopica,
che visitiamo gratuitamente.
Dopo aver percorso
molta strada ( circa 40 km. ), in parte non asfaltata ed aver aperto
più di un cancello di accesso a strade private, intravediamo, sul
promontorio omonimo, il faro che ci eravamo prefissi come meta di
riferimento.
Ci fermiamo presso la
bianca costruzione, che a margine di un'alta scogliera, domina un
mare agitato dal colore blu intenso e dopo le solite foto ,
riprendiamo la strada fermandoci alla spiaggia che sta alla base del
promontorio, attratti dal particolare colore rosso-vinaccia delle
rocce e della sabbia.
Seguiamo le
indicazioni verso le spiagge di Binimel-là e Cala Pregonda, senza
trovarle così attraenti come descritte, forse a causa dei lunghi
percorsi a piedi necessari per arrivarvi.
Ci dirigiamo verso
Fornells, bel paesino di case bianche, arrivando sino alla torre
omonima posta a guardia di una lunga e profonda baia scavata nella
roccia.
La tappa successiva è al faro di Favaritx.
Da qui riprendiamo il
viaggio lungo la costa attraversando il parco naturale di S'Albufera.
Arriviamo ad Es Grau, dove in un simpatico piccolo bar all'ingresso del paese, ci prendiamo qualche momento di meritata sosta, prima di proseguire.
Arriviamo ad Es Grau, dove in un simpatico piccolo bar all'ingresso del paese, ci prendiamo qualche momento di meritata sosta, prima di proseguire.
Le spiagge di questo
lato dell'isola non ci hanno entusiasmato, anzi potremmo dire che ci
hanno deluso, a causa del colore grigio delle sabbie.
Ormai si è fatta
sera ed è arrivato il momento di rientrare in hotel, dove ceniamo e
progettiamo le attività del giorno seguente, ripromettendoci di
essere allo sbarramento stradale di accesso alle spiagge ad un'ora
che ci permetta di arrivarvi.
08/09/2015
Subito dopo una veloce colazione e dopo
aver chiesto il pranzo al sacco, siamo in strada, ma solo grazie al
navigatore ritroviamo il punto da cui si può accedere alle strette
strade ( private ? ) che conducono alle famose spiagge di :
Macarella/Macarelleta,
Cala en Turqueta e Son Saura.
Passiamo il blocco e decidiamo di visitare
per prima la spiaggia di Macarella, cui si accede per una tortuosa
stradina che finisce in un ampio parcheggio ( 5 euro ) a circa 400
metri dal mare.
Lo spettacolo inizia già sotto i
grandi pini che contornano la cala, quando appare la bianca spiaggia
lambita da un mare i cui colori sono veramente indescrivibili, in
tutte le tonalità dell'azzurro e del verde.
Incantati dallo spettacolo che si offre ai
nostri occhi siamo tentati di raggiungere a piedi, per un ripido
sentiero, la spiaggia di Cala en Turqueta, ma rinunciamo, prevedendo
difficoltà superiori a quelle che siamo in grado di affrontare.
Ci incamminiamo, invece, per il sentiero che
porta, abbastanza agevolmente, a Macarelleta, stupenda ed
indimenticabile.
Le foto scattate non si riescono a contare
ma, alla fine, ci fermiamo a fare un bagno e poi.... pranzo sotto la
pineta.
Dopo un paio d'ore decidiamo di andare alla
scoperta di Cala en Turqueta e ricominciando a macinare chilometri,
dopo aver ignorato il segnale di parcheggio pieno.
Arriviamo in un piccolo spiazzo congestionato dove abbandoniamo l'auto alla mercé di una tempesta di polvere.
Arriviamo in un piccolo spiazzo congestionato dove abbandoniamo l'auto alla mercé di una tempesta di polvere.
Con una camminata di circa 1 km ,
attraverso il bosco, arriviamo a vedere il mare che ha dato il nome a
questa fantastica baia : assolutamente meraviglioso, con colori
cangianti dal trasparente al turchese intenso.
Ancora non sazi di tale spettacolo, ritorniamo sui nostri passi
e passando da Ferreries ( snodo stradale al centro dell'isola )
raggiungiamo Cala Galdana, che sarebbe stata un bellissimo posto se
l'urbanizzazione non avesse soffocato l'incantevole baia.
Appena fuori paese, l'indicazione di Cala
Mitjana ci fa arrivare fino al un punto dove finisce la strada ed
inizia il “Camì de Cavalls” e poi giù per un sentiero fino al
mare per una vista stupenda di questa bellissima baia.
Restiamo incantati dallo spettacolo dei
colori dell'acqua, dalle bianche scogliere che abbracciano la baia e
dalla piccola, ma bellissima, spiaggetta di Mitjaneta.
Mentre si sta facendo sera, ci riteniamo
soddisfatti della giornata ed a buio arriviamo in hotel, stanchi e
doloranti ma con gli occhi pieni di luoghi indimenticabili.
09/09/2015
Ci svegliamo presto e, con il pranzo sotto
braccio, ci mettiamo in strada per raggiungere le spiagge a Sud-Est
dell'isola.
Ripetiamo il solito tragitto che ci porta
fino al centro dell'isola e quasi senza volerlo ci troviamo a Sant
Tomas, parcheggiati sotto un cartello che indica spiagge a destra ed
a sinistra.
Il colore del mare è veramente bello, con
sfumature dal trasparente all'azzurro intenso e macchie più scure
per la presenza di alghe, tanto che, dopo una rapida panoramica sulle
spiagge di Binigaus, Sant Adeodat e San Tomas, arriviamo a Son Bou
dove decidiamo di fermarci.
Le dune costiere sono amorevolmente e
sapientemente protette da opere di conservazione dell'ambiente ed
alla spiaggia si arriva attraverso appositi passaggi.
Quello che non ci si aspetta è la brutta vista dei due mostri di cemento degli hotel Milanos Pinguinos : 10 piani nel posto meno adatto, fortunatamente a ridosso di un alto promontorio che li mimetizza.
Quello che non ci si aspetta è la brutta vista dei due mostri di cemento degli hotel Milanos Pinguinos : 10 piani nel posto meno adatto, fortunatamente a ridosso di un alto promontorio che li mimetizza.
Ci allontaniamo verso Ovest per cercare un
angolo tranquillo, che troviamo a ridosso di una piccola scogliera
naturale, che eleggiamo nostra postazione privilegiata.
Mentre Gis vola in esplorazione, io non
riesco ad uscire dall'acqua, che, poco profonda e riscaldata da una
bella giornata di sole, è assolutamente gradevole.
Le ore passano ed è già pomeriggio quando
decidiamo di continuare l'esplorazione del tratto di costa fino a
Punta Prima.
Dopo aver sbagliato strada un paio di volte
ci affidiamo al navigatore che ci porta, facendoci dubitare delle sue
capacità per essere passati in posti impossibili, a Binibequer
Vell ( ex villaggio di pescatori, ora convertito in un unico grande
villaggio per l'ospitalità di turisti ).
Il bianco è l'unico colore ( anche i tetti
) ma l'insieme è spettacolare e molto suggestivo.
Restiamo il tempo necessario per gustare le
migliori vedute ( ed un gelato ) e riprendiamo la strada fermandoci
nei punti panoramici per la nostra raccolta di fotografie : torre e
faro di Punta Prima.
Risaliamo la costa verso Mahon, ma tra
Sant Lluis ed Es Castell, siamo distratti dalle indicazioni di Fort
Marlborough, fortificazione britannica interamente scavata nella
roccia.
Arriviamo fino al piccolo e bellissimo
paesino di Sant Esteve, collocato al fondo di una caletta/fiordo, da
cui si ha accesso alle opere di fortificazione, che ora contengono
un'esposizione museografica ( costo dell' ingresso 1,80 euro ).
Usciamo all'aria aperta dopo aver percorso
un buon chilometro di gallerie vuote e semi buie, senza capirne il
significato militare, salvo scoprire che siamo di fronte alla grande
fortezza della Mola, dall'altra parte dell'ingresso al porto di Maò.
Con le gambe doloranti e nell'imminente
oscurità, ritorniamo in hotel per godere di una serata diversa
avendo richiesto la cena presso il ristorante Sa Paissa, in luogo di
quella prevista all'hotel.
Purtroppo uno strano ed insistente
cameriere è quasi riuscito a guastarci la serata e tutto quello che
ci verrà proposto sarà ben lontano dalle nostre aspettative.
Delusi, ce ne andiamo in giro per il paese,
nonostante una leggera e inusuale pioggerella.
10/09/2015
Oggi è l'ultimo giorno in cui abbiamo a
disposizione l'auto a noleggio e dopo la colazione ci mettiamo in
strada per scoprire cosa ci riserva l'ultimo pezzo inesplorato di
Minorca.
Andiamo verso la località di Sa Mesquida :
quattro case ed una spiaggia di sabbia scura a ridosso di un
isolotto.
Qui la cosa più interessante è una torre
simile a quelle di Fornells e Punta prima, ma sta in proprietà
privata e non è possibile accedervi
Dopo qualche giro a vuoto, riuscendo a
sbagliare strada più di una volta, alla fine, troviamo l'indicazione
per il forte de LA MOLA o fortezza di Isabella II^, che costruita dal
1850 all'ingresso della baia di Mahon, ne proteggeva il porto.
L'ingresso costa 5,50 euro e dà accesso a
questo immenso luogo fatto di costruzioni militari e da immensi spazi
aperti che, dopo un paio d'ore di camminate, ci paiono meno
interessanti del previsto.
Eccezionale il lungo corridoio, almeno 400
metri, detto GALERIA ASPILLERADA dove la prospettiva e l'illusione
ottica accompagnano il visitatore facendogliene sembrare la fine
lontanissima ed irraggiungibile.
Presi da stanchezza abbandoniamo il posto.
Ci dirigiamo alla volta della Capitale e
troviamo parcheggio ad un centinaio di metri dalla Chiesa Cattedrale
e dal bel centro cittadino che giriamo a piedi per più di un'ora,
finendo la visita con il magnifico colpo d'occhio che si gode sul
porto di Mahon.
Sulla strada del ritorno ci fermiamo presso
uno dei siti archeologici sparsi sull'isola ( piuttosto in disordine ) dove un enorme
mucchio di grosse pietre mostra una costruzione a tecnica ciclopica
simile ai nuraghi sardi o forse ai trulli pugliesi, molto
interessante fino a quando il cielo si apre e dobbiamo entrare
precipitosamente in auto.
Rientriamo in hotel mentre continua a
piovere a dirotto e quando è l'ora di cena accade che :
- dalla cucina non riescono a far arrivare le vivande,
- lo spazio mensa è tutto allagato,
- piove sotto gli ombrelloni ed i gazebo,
- tutti si guardano in faccia e nessuno sa cosa fare.
Un'ora dopo che la pioggia è cessata,
qualcosa si mette in moto e si riesce a mettere un poco di cibo
freddo sotto i denti, poi a letto presto, perchè domani ci aspetta
il tour in barca da Ciutadella alle spiagge del lato sud.
11/09/2015
Poichè la colazione sarà servita dopo la
nostra partenza, facciamo un salto al market di fronte all'hotel dove
ci riforniamo di ottimi dolcetti e seppur con ancora un poco di sonno pur
avendo evitato di aver la pancia vuota, saliamo di buonora su un
grande autobus che inizia il giro di raccolta dei partecipanti alla
gita.
Qualche tempo dopo, eccoci in navigazione
davanti a Cap d'Artrutx e l'omonimo faro e poi, in una bella giornata
di sole, lungo la costa fino a Cala en Turqueta, dove l'imbarcazione
attracca.
Sbarchiamo e restiamo a fare il bagno,
prendere il sole e fare foto per un paio d'ore fino a quando veniamo
richiamati a bordo.
Durante la navigazione tra cala Macarella
e cala Galdana ci viene servito un piatto di paella, prima di far
sosta alla bellissima spiaggia di Son Saura.
Il luogo è un ampia baia con acque chiare
tra due piccole spalle rocciose che racchiudono un litorale di
sabbia bianca, interrotto a due terzi da una piccola pineta che si
spinge fino al mare e delimita due distinte spiagge.
La presenza di alghe sui fondali della baia
comporta l'abbondante presenza di residui leggermente maleodoranti
sulla riva, ma ciò non toglie nulla alla selvaggia bellezza del
luogo.
Riusciamo a fare un bel bagno prima di
riprendere la navigazione e rientrare, a pomeriggio inoltrato, a
Ciutadella, dove sono in attesa i bus che dovranno riportare in hotel
le oltre 200 persone imbarcate.
A Cala Galdana, il bus in manovra viene
urtato da un altro veicolo e l'autista, un poco su di giri, poco dopo
dimentica di lasciare in hotel una coppia di signore inglesi, che
portiamo a destinazione sprecando una buona mezz'ora.
Ultima cena al Siesta Mar, quasi contenti di
abbandonare al suo destino il materasso assassino.
12/09/2015
Ci svegliamo massacrati e doloranti, ma è
necessario radunare tutta la nostra roba e riempire le valigie, dopo
la colazione.
Il volo di ritorno è alle 19,00 ed è
lungo far passare il tempo, che impieghiamo gironzolando per il
paese, scoprendo particolari che nelle nostre uscite notturne non
avevamo notato.
Alle 16,30 scendiamo in reception e poi di
fronte all'hotel ad aspettare il bus che ci trasferirà in aeroporto.
Arriviamo puntuali a Bergamo e poi di corsa
in autostrada fino a casa.
Alcune fotografie :
Alcune fotografie :
Cala N'porter |
Macarella |
Macarelleta |
Cala Turqueta |
Cala Mitjana |
Cala Galdana |
San Adeodat |
Son Saura |
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