giovedì 27 ottobre 2016

Minorca


Minorca 2015

Dal momento in cui Eden ci ha confermato che, per riparare all'inconveniente di 12 ore di ritardo sul volo per Ibiza, ci ha concesso un abbuono di 100,00 €. da scontare su una prossima vacanza, abbiamo iniziato a considerare la possibilità di usufruirne al più presto a fine estate.
Per la verità avevamo già programmato una settimana a Corfu' ad inizio Settembre, ma il caso ha voluto che Ryanair , continuando a variare in aumento il prezzo del volo, abbia reso non economicamente conveniente quella vacanza.
Così, dopo la cancellazione della prenotazione di VILLA FIORITA      ( Corfù ), abbiamo cominciato a sfogliare i cataloghi Eden con destinazione Minorca e non abbiamo tardato a scoprire una buona offerta presso l'apparthotel SIESTA MAR a Cala'n Porter ( 825 €. scontati per due con ½ pensione e trasferimenti ).
Abbiamo confermato in agenzia ed iniziato a sognare il nostro soggiorno a Minorca dal 5 al 12 Settembre, sperando che alla partenza, non ci aspettasse la solita levataccia.
Mentre passano i giorni vado a perfezionare il noleggio di un auto dal 7 al 10 presso AUTOS MAXIMO e sforniamo fogli su fogli di documentazione per quello che andremo a fare e vedere.

05/09/2015
Eccoci in autostrada, nel primo pomeriggio, diretti a Bergamo, aeroporto di Orio al Serio, per il volo che ci porterà a Mahon.
Questa volta il volo è puntuale ed alle 21 circa veniamo lasciati davanti alla reception dell'hotel, dove, dopo una succinta spiegazione, ci mettono in mano le chiavi della camera e la cena.
L'hotel è molto carino ( di quelli che piacciono a noi ) e la camera, da un terrazzo al terzo piano, domina il giardino e si affaccia con l'altra finestra verso il sottostante paese.
Consumiamo la cena fredda senza troppo entusiasmo, ma la fame …..
Lasciamo le nostre cose nelle valigie e cerchiamo di metterci a dormire, pur presagendo cattive nuove, dopo una prima valutazione del nostro giaciglio.
06/09/2015
Ci svegliamo tutti rotti da un materasso fatto di sole molle, duro ed impossibile da addomesticare.
Scendiamo in sala colazioni, un'area ricavata all'aperto tra la reception, l'ingresso, il bar e le cucine, che, riparata da una piccola tettoia e da alcuni gazebo in tela, si rivelerà poco adatta in una sera di maltempo.
Cerchiamo, sui tavoli del buffet ormai cannibalizzato, qualcosa di commestibile e riusciamo a mettere nello stomaco quanto basta per iniziare la prima camminata in Cala'n Porter.
Fa abbastanza caldo ed il sole picchia impietoso mentre passeggiamo lungo la scogliera cercando di arrivare alla Cova d'en Xoroi, una grotta/bar/discoteca cui si accede lungo un sentiero scavato nella roccia a picco sul mare.
Attendiamo l'ora di apertura e dall'interno scopriamo bellissimi scorci di vista panoramica, gustando un ottimo cappuccino mentre ci riposiamo al fresco.
Riprendiamo la strada del ritorno e godiamo del panorama sulla bella spiaggia di Cala'n Porter che giace sul fondo di un profondo canyon raggiungibile con circa 130 scalini, facili da fare in discesa, ma meno in salita.
Dopo un piccolo stop sull'ora di mezzogiorno, iniziamo il secondo giro per il paese cercando di conoscere il posto.
La sera arriva sin troppo presto.
La cena è discretamente appetibile ( ottima la pizza ) anche se al buffet il cibo arriva a spizzichi e spesso bisogna aspettare che sia fatto il rifornimento di questo o di quello.
Ancora quattro passi dopo cena e poi ad affrontare il terribile materasso.

07/09/2015
Dopo una notte passata sul divano perchè non riuscivo a trovare un attimo di sollievo al dolore della mia spalla, ci svegliamo abbastanza malconci ( vedi foto Gis ), ma dopo colazione, subito in strada per ritirare l'auto noleggiata.
Pago 124 €. e saliamo su una vecchia panda GIALLA con oltre 100.000 km. che si rifiuta di dar corrente al navigatore, per cui devo tenere premuto l'alimentatore nella sede dell'accendino.
Dopo esserci orientati in paese, prendiamo la strada principale con l'intenzione di andare alle spiagge della costa Sud.
Dopo circa 30 km. e qualche errore di navigazione, arriviamo nei pressi di Ciutadella e lungo la costa, proseguiamo fino a Cala Blanca, la prima spiaggia ad Ovest, carina ma piccola ed incuneata tra le case in fondo al fiumiciattolo che l'ha creata.
Si prosegue per Cap d'Artruxt dove un alto e slanciato faro bianco e nero sorveglia il traffico marittimo diretto al porto di Ciutadella.
Dopo un breve stop per le foto di rito proseguiamo per Cala en Bosc e la sua spiaggia, che non ci piace perchè piccola, troppo affollata e posta in mezzo a grandi costruzioni.
Si ritorna verso Nord con l'intento di raggiungere le spiagge più belle, ma a pochi km dalla meta veniamo fermati perchè i parcheggi che ne consentono l'accesso sono tutti strapieni e non ci lasciano proseguire.
Delusi ed un poco arrabbiati, riprendiamo la strada del ritorno decidendo di effettuare la ricognizione delle spiagge a Nord ad iniziare dal faro di Cap de Cavalleria.
Lungo il percorso notiamo l'insegna di un sito archeologico la “Naveta des Tudons” , particolarissimo ed interessante monumento con tecnica ciclopica, che visitiamo gratuitamente.
Dopo aver percorso molta strada ( circa 40 km. ), in parte non asfaltata ed aver aperto più di un cancello di accesso a strade private, intravediamo, sul promontorio omonimo, il faro che ci eravamo prefissi come meta di riferimento.
Ci fermiamo presso la bianca costruzione, che a margine di un'alta scogliera, domina un mare agitato dal colore blu intenso e dopo le solite foto , riprendiamo la strada fermandoci alla spiaggia che sta alla base del promontorio, attratti dal particolare colore rosso-vinaccia delle rocce e della sabbia.
Seguiamo le indicazioni verso le spiagge di Binimel-là e Cala Pregonda, senza trovarle così attraenti come descritte, forse a causa dei lunghi percorsi a piedi necessari per arrivarvi.
Ci dirigiamo verso Fornells, bel paesino di case bianche, arrivando sino alla torre omonima posta a guardia di una lunga e profonda baia scavata nella roccia.
La tappa successiva è al faro di Favaritx.
Da qui riprendiamo il viaggio lungo la costa attraversando il parco naturale di S'Albufera.
Arriviamo ad Es Grau, dove in un simpatico piccolo bar all'ingresso del paese, ci prendiamo qualche momento di meritata sosta, prima di proseguire.
Le spiagge di questo lato dell'isola non ci hanno entusiasmato, anzi potremmo dire che ci hanno deluso, a causa del colore grigio delle sabbie.
Ormai si è fatta sera ed è arrivato il momento di rientrare in hotel, dove ceniamo e progettiamo le attività del giorno seguente, ripromettendoci di essere allo sbarramento stradale di accesso alle spiagge ad un'ora che ci permetta di arrivarvi.

08/09/2015
Subito dopo una veloce colazione e dopo aver chiesto il pranzo al sacco, siamo in strada, ma solo grazie al navigatore ritroviamo il punto da cui si può accedere alle strette strade ( private ? ) che conducono alle famose spiagge di :
Macarella/Macarelleta, Cala en Turqueta e Son Saura.
Passiamo il blocco e decidiamo di visitare per prima la spiaggia di Macarella, cui si accede per una tortuosa stradina che finisce in un ampio parcheggio ( 5 euro ) a circa 400 metri dal mare.
Lo spettacolo inizia già sotto i grandi pini che contornano la cala, quando appare la bianca spiaggia lambita da un mare i cui colori sono veramente indescrivibili, in tutte le tonalità dell'azzurro e del verde.
Incantati dallo spettacolo che si offre ai nostri occhi siamo tentati di raggiungere a piedi, per un ripido sentiero, la spiaggia di Cala en Turqueta, ma rinunciamo, prevedendo difficoltà superiori a quelle che siamo in grado di affrontare.
Ci incamminiamo, invece, per il sentiero che porta, abbastanza agevolmente, a Macarelleta, stupenda ed indimenticabile.
Le foto scattate non si riescono a contare ma, alla fine, ci fermiamo a fare un bagno e poi.... pranzo sotto la pineta.
Dopo un paio d'ore decidiamo di andare alla scoperta di Cala en Turqueta e ricominciando a macinare chilometri, dopo aver ignorato il segnale di parcheggio pieno.
Arriviamo in un piccolo spiazzo congestionato dove abbandoniamo l'auto alla mercé di una tempesta di polvere.
Con una camminata di circa 1 km , attraverso il bosco, arriviamo a vedere il mare che ha dato il nome a questa fantastica baia : assolutamente meraviglioso, con colori cangianti dal trasparente al turchese intenso.
Ancora non sazi di tale spettacolo, ritorniamo sui nostri passi e passando da Ferreries ( snodo stradale al centro dell'isola ) raggiungiamo Cala Galdana, che sarebbe stata un bellissimo posto se l'urbanizzazione non avesse soffocato l'incantevole baia.
Appena fuori paese, l'indicazione di Cala Mitjana ci fa arrivare fino al un punto dove finisce la strada ed inizia il “Camì de Cavalls” e poi giù per un sentiero fino al mare per una vista stupenda di questa bellissima baia.
Restiamo incantati dallo spettacolo dei colori dell'acqua, dalle bianche scogliere che abbracciano la baia e dalla piccola, ma bellissima, spiaggetta di Mitjaneta.
Mentre si sta facendo sera, ci riteniamo soddisfatti della giornata ed a buio arriviamo in hotel, stanchi e doloranti ma con gli occhi pieni di luoghi indimenticabili.
09/09/2015
Ci svegliamo presto e, con il pranzo sotto braccio, ci mettiamo in strada per raggiungere le spiagge a Sud-Est dell'isola.
Ripetiamo il solito tragitto che ci porta fino al centro dell'isola e quasi senza volerlo ci troviamo a Sant Tomas, parcheggiati sotto un cartello che indica spiagge a destra ed a sinistra.
Il colore del mare è veramente bello, con sfumature dal trasparente all'azzurro intenso e macchie più scure per la presenza di alghe, tanto che, dopo una rapida panoramica sulle spiagge di Binigaus, Sant Adeodat e San Tomas, arriviamo a Son Bou dove decidiamo di fermarci.
Le dune costiere sono amorevolmente e sapientemente protette da opere di conservazione dell'ambiente ed alla spiaggia si arriva attraverso appositi passaggi.
Quello che non ci si aspetta è la brutta vista dei due mostri di cemento degli hotel Milanos Pinguinos : 10 piani nel posto meno adatto, fortunatamente a ridosso di un alto promontorio che li mimetizza.
Ci allontaniamo verso Ovest per cercare un angolo tranquillo, che troviamo a ridosso di una piccola scogliera naturale, che eleggiamo nostra postazione privilegiata.
Mentre Gis vola in esplorazione, io non riesco ad uscire dall'acqua, che, poco profonda e riscaldata da una bella giornata di sole, è assolutamente gradevole.
Le ore passano ed è già pomeriggio quando decidiamo di continuare l'esplorazione del tratto di costa fino a Punta Prima.
Dopo aver sbagliato strada un paio di volte ci affidiamo al navigatore che ci porta, facendoci dubitare delle sue capacità per essere passati in posti impossibili, a Binibequer Vell ( ex villaggio di pescatori, ora convertito in un unico grande villaggio per l'ospitalità di turisti ).
Il bianco è l'unico colore ( anche i tetti ) ma l'insieme è spettacolare e molto suggestivo.
Restiamo il tempo necessario per gustare le migliori vedute ( ed un gelato ) e riprendiamo la strada fermandoci nei punti panoramici per la nostra raccolta di fotografie : torre e faro di Punta Prima.
Risaliamo la costa verso Mahon, ma tra Sant Lluis ed  Es Castell, siamo distratti dalle indicazioni di Fort Marlborough, fortificazione britannica interamente scavata nella roccia.
Arriviamo fino al piccolo e bellissimo paesino di Sant Esteve, collocato al fondo di una caletta/fiordo, da cui si ha accesso alle opere di fortificazione, che ora contengono un'esposizione museografica      ( costo dell' ingresso 1,80 euro ).
Usciamo all'aria aperta dopo aver percorso un buon chilometro di gallerie vuote e semi buie, senza capirne il significato militare, salvo scoprire che siamo di fronte alla grande fortezza della Mola, dall'altra parte dell'ingresso al porto di Maò.
Con le gambe doloranti e nell'imminente oscurità, ritorniamo in hotel per godere di una serata diversa avendo richiesto la cena presso il ristorante Sa Paissa, in luogo di quella prevista all'hotel.
Purtroppo uno strano ed insistente cameriere è quasi riuscito a guastarci la serata e tutto quello che ci verrà proposto sarà ben lontano dalle nostre aspettative.
Delusi, ce ne andiamo in giro per il paese, nonostante una leggera e inusuale pioggerella.

10/09/2015
Oggi è l'ultimo giorno in cui abbiamo a disposizione l'auto a noleggio e dopo la colazione ci mettiamo in strada per scoprire cosa ci riserva l'ultimo pezzo inesplorato di Minorca.
Andiamo verso la località di Sa Mesquida : quattro case ed una spiaggia di sabbia scura a ridosso di un isolotto.
Qui la cosa più interessante è una torre simile a quelle di Fornells e Punta prima, ma sta in proprietà privata e non è possibile accedervi
Dopo qualche giro a vuoto, riuscendo a sbagliare strada più di una volta, alla fine, troviamo l'indicazione per il forte de LA MOLA o fortezza di Isabella II^, che costruita dal 1850 all'ingresso della baia di Mahon, ne proteggeva il porto.
L'ingresso costa 5,50 euro e dà accesso a questo immenso luogo fatto di costruzioni militari e da immensi spazi aperti che, dopo un paio d'ore di camminate, ci paiono meno interessanti del previsto.
Eccezionale il lungo corridoio, almeno 400 metri, detto GALERIA ASPILLERADA dove la prospettiva e l'illusione ottica accompagnano il visitatore facendogliene sembrare la fine lontanissima ed irraggiungibile.
Presi da stanchezza abbandoniamo il posto.
Ci dirigiamo alla volta della Capitale e troviamo parcheggio ad un centinaio di metri dalla Chiesa Cattedrale e dal bel centro cittadino che giriamo a piedi per più di un'ora, finendo la visita con il magnifico colpo d'occhio che si gode sul porto di Mahon.
Sulla strada del ritorno ci fermiamo presso uno dei siti archeologici sparsi sull'isola ( piuttosto in disordine ) dove un enorme mucchio di grosse pietre mostra una costruzione a tecnica ciclopica simile ai nuraghi sardi o forse ai trulli pugliesi, molto interessante fino a quando il cielo si apre e dobbiamo entrare precipitosamente in auto.
Rientriamo in hotel mentre continua a piovere a dirotto e quando è l'ora di cena accade che :
  • dalla cucina non riescono a far arrivare le vivande,
  • lo spazio mensa è tutto allagato,
  • piove sotto gli ombrelloni ed i gazebo,
  • tutti si guardano in faccia e nessuno sa cosa fare.
Un'ora dopo che la pioggia è cessata, qualcosa si mette in moto e si riesce a mettere un poco di cibo freddo sotto i denti, poi a letto presto, perchè domani ci aspetta il tour in barca da Ciutadella alle spiagge del lato sud.

11/09/2015
Poichè la colazione sarà servita dopo la nostra partenza, facciamo un salto al market di fronte all'hotel dove ci riforniamo di ottimi dolcetti e seppur con ancora un poco di sonno pur avendo evitato di aver la pancia vuota, saliamo di buonora su un grande autobus che inizia il giro di raccolta dei partecipanti alla gita.
Qualche tempo dopo, eccoci in navigazione davanti a Cap d'Artrutx e l'omonimo faro e poi, in una bella giornata di sole, lungo la costa fino a Cala en Turqueta, dove l'imbarcazione attracca.
Sbarchiamo e restiamo a fare il bagno, prendere il sole e fare foto per un paio d'ore fino a quando veniamo richiamati a bordo.
Durante la navigazione tra cala Macarella e cala Galdana ci viene servito un piatto di paella, prima di far sosta alla bellissima spiaggia di Son Saura.
Il luogo è un ampia baia con acque chiare tra due piccole spalle rocciose che racchiudono un litorale di sabbia bianca, interrotto a due terzi da una piccola pineta che si spinge fino al mare e delimita due distinte spiagge.
La presenza di alghe sui fondali della baia comporta l'abbondante presenza di residui leggermente maleodoranti sulla riva, ma ciò non toglie nulla alla selvaggia bellezza del luogo.
Riusciamo a fare un bel bagno prima di riprendere la navigazione e rientrare, a pomeriggio inoltrato, a Ciutadella, dove sono in attesa i bus che dovranno riportare in hotel le oltre 200 persone imbarcate.
A Cala Galdana, il bus in manovra viene urtato da un altro veicolo e l'autista, un poco su di giri, poco dopo dimentica di lasciare in hotel una coppia di signore inglesi, che portiamo a destinazione sprecando una buona mezz'ora.
Ultima cena al Siesta Mar, quasi contenti di abbandonare al suo destino il materasso assassino.

12/09/2015
Ci svegliamo massacrati e doloranti, ma è necessario radunare tutta la nostra roba e riempire le valigie, dopo la colazione.
Il volo di ritorno è alle 19,00 ed è lungo far passare il tempo, che impieghiamo gironzolando per il paese, scoprendo particolari che nelle nostre uscite notturne non avevamo notato.
Alle 16,30 scendiamo in reception e poi di fronte all'hotel ad aspettare il bus che ci trasferirà in aeroporto.
Arriviamo puntuali a Bergamo e poi di corsa in autostrada fino a casa.


Alcune fotografie :

Cala N'porter














 









Macarella






Macarelleta
Cala Turqueta

Cala Mitjana

Cala Galdana
San Adeodat





Cala Turqueta

Son Saura

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