sabato 27 settembre 2014

Maiorca

Quando inizia la bella stagione rinasce la voglia di partire e con i primi giorni caldi si comincia a sfogliare i cataloghi dei soggiorni al mare ed a sognare acque tiepide, sole e lunghe camminate sulla spiaggia.
Quest'anno abbiamo deciso per la Spagna : la costa Est dell'isola di Mallorca ci è sembrata la più accogliente, con la possibilità di raggiungere diverse spiagge, paesini tipici dell'interno e tratti di costa selvaggia.
Scegliamo su catalogo Karambola un hotel a Cala Ratjada e ci affidiamo per il trasporto aereo a Ryanair, procurandoci per tutta la durata del soggiorno un auto a noleggio, che ci permetterà di scorrazzare in ogni dove, senza limitazioni.
Arriva presto il momento di partire e quasi all'improvviso siamo in viaggio.

26/06 Martedì
Da Orio al Serio si parte puntuali alle 20.30 ed in una mezz'ora siamo all'aeroporto di Palma di Maiorca dove, con qualche lungaggine burocratica, riusciamo a farci consegnare una fiammante Ford Fiesta ( meno di 5000 Km.).
Nel tentativo di trovare la strada da soli, ci perdiamo nel centro di Palma ed è necessario montare il navigatore per riprendere il giusto cammino.
La strada corre veloce, ma i chilometri sono tanti ( circa 100 ) ed arrivati in Cala Ratjada scopriamo che il navigatore non riesce a trovare l'indirizzo dell'hotel, così, dopo aver cercato invano di trovare un'indicazione, ci facciamo accompagnare da un taxi.
In albergo ci accoglie il portiere notturno che ci conduce in un appartamento molto carino, composto da camera, soggiorno con angolo di cottura, servizi ed un balconcino con vista mare e piscina.
Una veloce cena fredda, che l'hotel ci ha gentilmente riservato e poi a dormire.

27/06 Mercoledì
Un sole caldo ci sveglia di buon'ora e dopo una buona colazione facciamo una prima piccola esplorazione del complesso alberghiero, della baia antistante ed allunghiamo lo sguardo verso le spiagge in fondo al golfo.
Dopo aver impostato, prudentemente, il navigatore perché possa ritornare in quel punto, ci dirigiamo verso Capdepera per arrivare ad Alcudia.
Arriviamo a Port de Pollenca , prima passando per la costa e poi attraversando campi inariditi e da lì per circa 25 Km. lungo una strada che si avvita per i fianchi della montagna sino a diventare troppo stretta per lasciar passare due macchine contemporaneamente, sino al faro di Cap de Formentor, da cui si apre una vista mozzafiato a strapiombo su un mare cobalto.
Al ritorno, mentre al nostro fianco si aprono alte pareti verticali e sfilano piccole baie con mare dai colori caraibici, ci fermiamo a Cap Boquer, un punto panoramico dove si danno appuntamento una decina di bus e le persone sembrano tante piccole formichine in fila per raggiungere le terrazze panoramiche sulle scogliere a picco sul mare.
Sulla strada del ritorno facciamo sosta ad Alcudia per riprendere fiato e smaltire il gran caldo e lì, tra mura medioevali, scopriamo un bellissimo paese con case colorate e dalle strade piene di vita.
La giornata finisce con una buona cena e una salutare passeggiata sino in centro paese.

28/06 Giovedì
Decidiamo di dirigerci a Sud lungo la costa fino a Porto Cristo per vedere le Coves del Drac.
Le grotte, seppure non vastissime, offrono alla vista una pioggia di sottili stalattiti, che sapientemente illuminate, si trasformano in castelli incantati, drappi con sinuose volute e figure immaginifiche.
La vera sorpresa è stato un lago dalle acque trasparenti, sul quale hanno sfilato barche illuminate mentre si diffondevano le note di un organo.
Al termine della rappresentazione un breve tragitto in barca sull'acqua immobile ed una volta risaliti alla luce del giorno, ci dirigiamo verso Cala d'or che giriamo a piedi fino a quando, esausti, ci fermiamo in un localino a mangiare tapas fiammeggianti.
Arriviamo sino a Portopetro e Cala Mondragò, bellissima, abbracciata da una splendida spiaggia ed acque color smeraldo.
La meta successiva è Cala Figuera, quasi un fiordo, all'estremità del quale è stato calato un porticciolo e case disseminate lungo il ciglio di pietra.
Una passeggiata sino al mare, un gelato e si rientra in albergo, dove la giornata si chiude con una passeggiata serale sino a cala Gat.

29/06 Venerdì
Decidiamo di restare in zona e cominciamo con il faro di Capdepera, arrampicato su uno sperone roccioso con vista panomamica su Cala Ratjada.
Scendiamo verso cala Gat, una piccola spiaggetta tra due fianchi rocciosi, dove molta gente sta facendo il bagno e dove decidiamo di fermarci per combattere il caldo in un acqua agitata ed un poco fredda. 
Stanchi di ciondolare sulla riva ci incamminiamo per una bellissima passeggiata pedonale che costeggia lo sperone roccioso ed arriva sino al porto di Cala Ratjada in circa un Km.
Più tardi ci dirigiamo verso Cala Agulla, ma dobbiamo rimandarne  la visita al giorno successivo perché ci siamo persi prendendo la direzione di Cala Mesquida. 
Qui lasciamo la macchina in parcheggio a circa un Km dal mare e sotto un sole africano arriviamo ad una spiaggia di sabbia bianca con mare azzurro, abbastanza grande e ben organizzata, con alle spalle delle grandi dune di sabbia, imbrigliate artificialmente.
Il caldo è ossessivo e dopo un gelato rinfrescante torniamo in albergo per una nuotata in piscina ed una sana passeggiata dopo cena.

30/06 Sabato
Decidiamo di trascorrere l'intera giornata in spiaggia e troviamo una strada sterrata che ci porta ad un grande parcheggio (a pagamento per 4 euro tutto il giorno ) alle spalle della spiaggia di Cala Agulla, un grande arco di sabbia di circa 2000 metri con spiaggia libera per la maggior parte, mare dai riflessi caraibici e grandi dune di sabbia ricoperte da pineta.
Ci sistemiamo sotto un grande pino all'estremità più lontana e ci buttiamo in acqua a ripetizione.
Gis, durante una delle sue esplorazioni, scopre, poco distante, una caletta dalle acque meravigliosamente turchesi, con grandi rocce e sabbia bianca ricoperta da alghe depositate dal mare agitato, densamente popolata da una colonia di nudisti.
Verso sera, quando gli ospiti della caletta ( Es Guiot ) sono diminuiti, andiamo a fare un bagno in un acqua decisamente fredda, ma limpidissima.
Dopo cena ci avventuriamo per la cittadina scoprendola molto festaiola e frequentata, in maggioranza, da tedeschi.

01/07  Domenica
La giornata pare nuvolosa ed approffitando del possibile calo di temperatura, ci prepariamo per un ulteriore percorso di esplorazione a Sud, lungo la costa, partendo da una rapida visita al castello di Capdepera, del quale percorriamo la lunga cinta muraria riempiendoci gli occhi del panorama circostante e della vista della sottostante cittadina, che assomiglia tanto a certi borghi medioevali liguri.
Proseguiamo il giro delle spiagge iniziando da Cala Millor, cementificata da paura, proseguendo per Punta d'Amer, Sa Coma, Font de Sa Cala, fino a  Son Moll.
Abbiamo percorso, lungo la costa, un tratto di strada cieca, utilizzato per i trasporti di materiale di cantiere per la costruzione di opere di urbanizzazione di un grande complesso residenziale, che ci ha condotto ad un bellissimo strapiombo sul mare, dove le acque avevano colori intensissimi e si coglieva la natura aspra ed ancora selvaggia di quel posto : da favola!!!!!!
Font de Sa Cala è una piccola insenatura colonizzata da alberghi e ville, che ne hanno rispettato la bellezza, mentre Son Moll appartiene alla città, considerato che tutto attorno sono cresciuti alberghi e condomini.

2/07 Lunedì
Ancora verso le spiagge a Sud.
La prima meta è il faro di Cap de ses Salinas, sperduto in un area fortunatamente dichiarata protetta.
Bellissima costruzione posta su uno sperone di roccia, dove i turisti hanno creato innumerevoli piccoli tumuli di pietre di fronte al mare, oltre il quale si intravede l'Isola di Cabrera.
Arriviamo nell'area naturale di Ses Arenes ( parcheggio 6 euro ) fino alla spiaggia di Es Trenc ( ombrellone e 2 sdraio 16 euro ) per restarvi fino al pomeriggio, godendo di un mare leggermente agitato, ma assolutamente fantastico : acque chiare, azzurre, blu intenso e spiaggia bianca.
Meteorologicamente parlando la giornata non è stata delle migliori, ma credo che non ci siano altre spiagge tanto belle.
Ci perdiamo nelle strade di Colonia di Sant Jordi, ma riusciamo a catturare alcune immagini delle grandi saline del luogo.
Ritorniamo in albergo con altri 160 km percorsi ( alla fine saranno quasi mille ).

3/07 Martedì
Oggi finalmente una giornata di riposo per l'autista, perchè si va a fare un giro in barca.
Ci imbarchiamo a Cala Bona ed in successione sostiamo a Cala Millor, Punta d'Amer, Sa Coma, S'Illot, Porto Cristo, Cala Romantica, Cales de Mallorca.
Sfilano davanti a nostri occhi tratti di costa incontaminata, orlata da cale dall'acqua dai colori incredibili, ma anche tratti di costa deturpati da un urbanizzazione selvaggia, dove regnano palazzoni di 10 piani a ridosso della scogliera.
Riusciamo a fare due bagni durante le apposite soste ed a goderci il sole.
Dopo cena un lungo giro in città fino al porto, in mezzo alla gente che affolla ristorantini e locali pieni di vitalità.

4/07 Mercoledì
Oggi è l'ultimo giorno di vacanza e passiamo quasi tutto il tempo a Cala Agulla, sotto il grande pino in fondo alla spiaggia.
Soffia un vento malandrino e fare il bagno non è piacevolissimo, ma la giornata si conclude splendidamente sotto le sapienti dita di una ragazza che ci ricorda i massaggi della Thailandia.
La sera un 'ultima passeggiata serale a cala Gat, mentre un'eccezionale luna piena attira l'attenzione di molti fotografi.

5/07 Giovedì
Ci mettiamo in cammino verso le 10 e con qualche difficoltà per entrare in Palma e trovare parcheggio, andiamo a visitare la cattedrale, un immenso edificio gotico di pietra locale, dalle grandissime vetrate e dal rosone della facciata che ha un diametro di 12 metri.
Ci attardiamo per le viuzze retrostanti, entriamo negli ex bagni arabi, passeggiamo per il Parc de la Mar, gettiamo uno sguardo dall'esterno all'Almudaina Palace ed ai suoi giardini fino all'ora di uno spuntino, quando riprendiamo l'auto e saliamo al Castell de Bellver, l'unico a pianta circolare, da cui si gode uno spettacolare panorama sulla città di Palma.
Dopo aver fatto un paio di giri a vuoto, non riuscendo a trovare l'accesso al punto di riconsegna dell'auto, scarichiamo i bagagli  e ci prepariamo all'imbarco sull'aereo.
Abbiamo la valigia che pesa un paio di chili di troppo e ci tocca trasferirne parte del contenuto nelle borse a mano ed evitiamo, per un pelo, il controllo delle misure del bagaglio a mano da parte di una “kapo” inferocita che respinge tutti per misure e peso eccessivo.
L'atterraggio ad Orio al Serio, su un aereo quasi vuoto, è in perfetto orario e rientriamo a casa senza nessun problema.



Peccato che sia tutto finito troppo presto.






















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