venerdì 3 ottobre 2014

Rodi

RODI 


   Sono già le tre di notte ed ancora nessuno è riuscito a chiudere occhio perché tra un'ora ci trasferiamo ad Orio al Serio per il volo Ryanair che alle 6,15 ci porterà a Rodi.
                   ( 534 €. compreso assicurazione e 15 Kg. di bagaglio in stiva )

   L'avvicinamento ad Orio al Serio è stato piacevole ed è stato facile trovare il parcheggio dove lasciare l'auto durante la nostra assenza ; solite code al check-in e finalmente si parte.
Dopo un volo tranquillo, arriviamo a Rodi alle 10 del mattino e restiamo in attesa del noleggiatore che ci deve consegnare l'auto prenotata dall'Italia, giocando a nascondino nell'atrio dell'aeroporto per un buon quarto d'ora.
Ci consegnano un'attempata, coloratissima Suzuki gialla ( spesa 225 euro per 7 giorni ) e pochi minuti dopo siamo in marcia per Lindos.
Riusciamo a bisticciare per una svista sulla strada e per scaricare la tensione scattiamo foto a raffica,  prima sulla spiaggia di Vliha e poi davanti a Lindos, che con la vista sulla sua Acropoli, ci lascia a bocca aperta.
L'albergo è molto carino, anche più di quanto non sembrasse nelle foto del web, con belle aree comuni ed una graziosa piscina contornata da prati verdi ed alberi.
Una gentilissima signora ci accoglie ed accompagna alla camera 102, facendoci restare sbalorditi, una volta aperta la finestra, per il quadro che si presenta ai nostri occhi e da cui è difficile distogliere lo sguardo : a destra l'imponente e scoscesa scogliera di Navarone, dinnanzi un mare blu appena increspato dal Melteni serale ed a destra il promontorio che ci divide da Lindos.
Cena e poi a cercare di recuperare una notte insonne.


10/07 – Mercoledì
Una buona piacevole colazione e poi via verso Lardos con l'intenzione di arrivare a Prassonisi lungo la strada costiera.
Nei pressi di Lardos, a meno di 10 Km, troviamo una piccola incantevole baia dall'acqua trasparente e chiara, dove ci fermiamo a fare un bagno, che ci aiuta a mitigare il caldo, prima di ripartire sotto un sole feroce.
Molte curve ed altrettanti km dopo, imbocchiamo una strada in discesa mentre davanti a noi si apre l'ampia rada di Prassonisi dove il vento sta spazzando con rabbia la sabbia facendo volare i granelli che ci colpiscono il viso come aghi pungenti .
Il mare, in un tripudio di bianca schiuma, si frange sulla lunga spiaggia dorata sopravento ad Ovest, mentre sulla spiaggia a Sud/Est, riparata da un isolotto, una miriade di sky-surf, surf e tavole fanno a gara nel cogliere l'attimo che li porterà più in alto o più veloci sull'onda : magnifico spettacolo !
A malincuore lasciamo questo luogo meraviglioso e andiamo verso Monolithos senza nemmeno sapere cosa troveremo, basandoci solo sull'ispirazione che ne deriva dal nome.
Molti km ed altrettante curve dopo, in un altalenarsi di paesaggi quasi alpini se non fosse per gli squarci di panorama a picco sul mare, mentre il tempo cambia rapidamente e dal mare sale una insolita nebbia, ci fermiamo ad acquistare miele e marmellata.
Scorgiamo, nel turbinio di bruma che sale dal mare, un enorme pilastro di roccia che sulla cima reca tracce di costruzioni.
Aguzziamo la vista cercando di vedere quello che la nebbia ci nasconde, ma riusciamo a scorgere solo due mezzelune di spiaggia ai piedi della gigantesca rocca che si erge da un mare di un blu intenso.
Vorremmo procedere per curiosare e scoprire cosa si nasconde su quel monte, ma il tempo peggiora ulteriormente e decidiamo di fare ritorno, non lungo la costa ma per il centro dell'isola:  bei panorami e strade più che scorrevoli, seppur molto tortuose.
Rientriamo in albergo in tempo per la cena e per visitare Lindos by night, perdendoci nelle stradine piene di gente, che cerca di scorgere sui banchi dei numerosissimi piccoli negozi il proprio più vantaggioso acquisto.






11/07 – Giovedì
Ci mettiamo in marcia per raggiungere la “Valle delle Farfalle” ma abbiamo qualche difficoltà a trovare la strada giusta a causa dei lavori stradali, nei pressi di Afantou, che hanno spazzato via le indicazioni.
Questa attrazione è una verdeggiante valle che nasconde, tra le fronde degli alberi,  una specie endemica di farfalle che ogni anno nascono, crescono e si moltiplicano .
Torniamo verso le spiagge facendoci incuriosire dall'indicazione “LADIKO'” e dalla più nota “A. QUEEN BEACH” : la prima è una bella baia recintata da rocce calcaree che la cingono e con  acqua trasparente dai colori cangianti, ma la seconda è la più bella che abbia mai visto.
Ci appare all'improvviso tra le fronde dei pini, dopo aver lasciato l'auto in un polveroso parcheggio, rivelando acque trasparenti e chiare di un azzurro incredibile cui non si può resistere.
Dopo le immancabili fotografie, non può si può fare a meno di un bagno rilassante per ricostituire le forze necessarie a risalire il colle che fa da spalla alla baia e sulla cui sommità troviamo una minuscola chiesetta con annessa abitazione del pope in un ex bunker ( ora abbandonata ) ed un panorama stupendo sulla A. Queen,  sulla Ladiko e sulla lunghissima spiaggia di Faliraki.
Ritorniamo in albergo e ci tuffiamo per l'ennesima volta, non in mare, ma in piscina per un fine giornata stupendo.

   12/07 – Venerdì
Ci alziamo di buon'ora perché abbiamo deciso di visitare Rodi.
Un'ora dopo stiamo costeggiando le mura della città vecchia e dopo aver cercato parcheggio, passeggiando lungo il porto commerciale, entriamo per la “Porta della Vergine” e ci tuffiamo in un mare di storia.
Ogni pietra, ogni edificio ha qualcosa da raccontare e seguendo con lo sguardo l'alto minareto della moschea di Solimano, arriviamo alla Torre dell'Orologio e poi al museo Bizantino ed al Palazzo del Gran Maestro per finire lungo la Via dei Cavalieri.
Dopo qualche istante di sosta all'ombra, ci dirigiamo lungo i moli di porto Mandraki sino al vecchio forte di S. Nicola ( ora sede del faro ) per ammirare le colonne poste nel luogo del “COLOSSO DI RODI”.
E' il porto con le acque più pulite e trasparenti che abbia mai visto.
Di ritorno, dopo aver fatto sosta per qualche fotografia in diversi luoghi, ci fermiamo per un bagno a Tsampika, una larga spiaggia ridossata ad una imponente parete di roccia e contornata da dune di sabbia dorata-
L'arenile , per due terzi è occupato da stabilimenti balneari é per il restate completamente libero e selvaggio.
Paesaggio, mare e spiaggia da ricordare.



13/07 – Sabato
Ci aspetta una giornata di mare, che per stanchezza decidiamo di trascorrere a Lindos nella baia di St. Paul posta esattamente sotto l'alta rupe dell' Acropoli, di cui si intravedono i resti del tempio di Atena.
L'acqua stupenda, trasparente e multicolore, cangiante tra l'azzurro ed il blu intenso, fa di questa baia una delle più belle, anche per lo scenario in cui è inserita.
Restiamo tutto il giorno con i piedi nell'acqua , chiacchierando con il vicino italiano casualmente incontrato a Rodi ed assistendo ad un matrimonio celebrato nella cappellina dedicata al Santo, posta sulla scogliera che protegge la baia.
In albergo chiediamo informazioni per una gita in barca, accorgendoci che il giorno dopo sarà già domenica : ci eravamo persi un giorno, tanto intense e piacevoli sono state le giornate trascorse.


14/07 - Domenica
Abbiamo rifatto la strada fino a Rodi per imbarcare sul Fast Ferry che per 20 euro ci porterà a Panormitis ed a Symi.
La navigazione è tranquilla e sembra che una moltitudine di greci abbiano avuto la nostra stessa idea perchè la nave è stracolma.
Arriviamo, in circa un'ora e 30 minuti, a Panormitis, un porto dall'acqua limpidissima e chiara, da cui si accede al monastero che custodisce una bellissima chiesetta ricchissima di affreschi, tanto che neppure un centimetro delle pareti e del soffitto è più libero. All'interno, condita con il fumo delle candele, si respira un'aria di sacralità che la presenza di una moltitudine di persone rende quasi tangibile.
Due piccoli ma bei musei, ci attendono nel recinto del monastero :
          - la raccolta degli ex voto e delle interessanti reliquie del monastero,
        - il museo etnico, che in poche stanze racchiude i modi di vivere della popolazione del luogo fino a 50 anni prima e che, in molte cose, ricorda quello dei miei nonni nella gestione del frantoio per olive.
    Dopo un'altra ora di navigazione arriviamo a Symi, gustando le belle case colorate e decorate, disposte sullo scosceso pendio che precede il porto, ai margini del quale si distende tutto l'abitato, composto da case di due piani dipinte con tinte pastello e con il frontale richiamante quello dei templi greci.
    Fà molto caldo ma non rinunciamo a percorrere tutto il paese, fermandoci dopo tanto camminare, ad un simpatico baretto, dove un simpatico gestore, ci accoglie sotto l'ombra di un gelso in riva al mare ( il prezzo delle consumazioni sarà pari a quello dello Sporting di Montecarlo !!!).
    Si riparte alle 17,00 per raggiungere Rodi alle 18,30 ed arrivare in albergo in ritardo, a cena.


15/07 – Lunedì
Nell'ultimo giorno di permanenza è d'obbligo andare all'Acropoli di Lindos.
Lasciata l'auto in parcheggio, Gis monta in groppa ad un asino per scalare il pendio che ci porta all'ingresso della rocca ( 6 euro ), evitando la dura e lunga salita
In alto lo spettacolo non ha uguali : bellissimo il sito, ma dovunque si guardi il panorama toglie il fiato e lascia a bocca aperta.
Sotto di noi giacciono la St. Paul bay, la miriade di bianche case dell'abitato addossate l'una all'altra, le due spiagge e la baia-porto di Lindos, mentre un mare blu cobalto bagna i piedi dell'alta rupe rossastra.
Molto interessanti i resti storici (in buona parte restaurati dagli italiani) risalenti dal VI° a.C. fino al Xll° secolo, lasciati da Greci, Romani, Ottomani, Bizantini e Cavalieri cristiani.
Dopo un paio d'ore, ci godiamo una breve sosta per un bicchierone di aranciata spremuta al momento e ci lasciamo travolgere dal fiume di persone che si riversano nei vicoletti di Lindos. Dopo la necessaria visita alla chiesetta di Panaghia, esauriti i motivi di sosta, decidiamo di andare ad una spiaggia cui eravamo giunti per caso qualche giorno prima : la “golden sand” nei pressi del castello di Feraklos, che la sovrasta.
Vi si arriva prendendo una strada a sinistra prima dell'abitato di Charaki, seguendo l'indicazione “ golden sand” sino al parcheggio sotto il castello e proseguendo su uno sterrato fino alla spiaggia.
All'inizio si vede, in un insenatura riparata da rocce, un'acqua trasparitissima dai bei colori, poi sabbia di color ambra ed acque caraibiche al fondo di una cala interamente occupata da stabilimenti balneari ben attrezzati con docce e spogliatoi ( ombrellone e due lettini 8 euro ).
Restiamo fino a sera nuotando in acque basse, dove la sabbia si protende fino a 50 metri dalla riva e dove raccogliamo alcune conchiglie della specie “conus”.
In una sola parola : MERAVIGLIOSO.
Rientriamo in albergo per l'ultima cena e per preparare le valigie.


16/07 – Martedì
La sveglia ci avverte che è ora di avviarci  all'aeroporto dove arriviamo dopo aver sprecato  parecchio tempo per non aver visto la deviazione stradale opportuna ed essere giunti sino a Rodi città.
Riconsegniamo l'auto dove previsto e ci presentiamo al ceck-in.
Volo e rientro  senza problemi.

E' stata una settimana brevissima e meravigliosa.
Mai un minuto di noia, luoghi di molto interesse e spiagge bellissime : ritornerei volentieri.



Costo totale 1.700 euro in due.






















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