RODI
Sono
già le tre di notte ed ancora nessuno è riuscito a chiudere occhio
perché tra un'ora ci trasferiamo ad Orio al Serio per il volo
Ryanair che alle 6,15 ci porterà a Rodi.
( 534 €.
compreso assicurazione e 15 Kg. di bagaglio in stiva )
L'avvicinamento
ad Orio al Serio è stato piacevole ed è stato facile trovare il
parcheggio dove lasciare l'auto durante la nostra assenza ; solite
code al check-in e finalmente si parte.
Dopo
un volo tranquillo, arriviamo a Rodi alle 10 del mattino e restiamo
in attesa del noleggiatore che ci deve consegnare l'auto prenotata
dall'Italia, giocando a nascondino nell'atrio dell'aeroporto per
un buon quarto d'ora.
Ci
consegnano un'attempata, coloratissima Suzuki gialla ( spesa 225 euro
per 7 giorni ) e pochi minuti dopo siamo in marcia per Lindos.
Riusciamo
a bisticciare per una svista sulla strada e per scaricare la tensione
scattiamo foto a raffica, prima sulla spiaggia di Vliha e poi davanti a
Lindos, che con la vista sulla sua Acropoli, ci lascia a bocca
aperta.
L'albergo
è molto carino, anche più di quanto non sembrasse nelle foto del
web, con belle aree comuni ed una graziosa piscina contornata da
prati verdi ed alberi.
Una
gentilissima signora ci accoglie ed accompagna alla camera 102,
facendoci restare sbalorditi, una volta aperta la finestra, per il
quadro che si presenta ai nostri occhi e da cui è difficile
distogliere lo sguardo : a destra l'imponente e scoscesa scogliera di
Navarone, dinnanzi un mare blu appena increspato dal Melteni serale
ed a destra il promontorio che ci divide da Lindos.
Cena e
poi a cercare di recuperare una notte insonne.
10/07 – Mercoledì
Una
buona piacevole colazione e poi via verso Lardos con l'intenzione di
arrivare a Prassonisi lungo la strada costiera.
Nei pressi di Lardos, a
meno di 10 Km, troviamo una piccola incantevole baia dall'acqua
trasparente e chiara, dove ci fermiamo a fare un bagno, che ci aiuta
a mitigare il caldo, prima di ripartire sotto un sole
feroce.
Molte curve ed
altrettanti km dopo, imbocchiamo una strada in discesa mentre
davanti a noi si apre l'ampia rada di Prassonisi dove il vento sta
spazzando con rabbia la sabbia facendo volare i granelli che ci
colpiscono il viso come aghi pungenti .
Il mare, in un tripudio
di bianca schiuma, si frange sulla lunga spiaggia dorata sopravento
ad Ovest, mentre sulla spiaggia a Sud/Est, riparata da un isolotto,
una miriade di sky-surf, surf e tavole fanno a gara nel cogliere
l'attimo che li porterà più in alto o più veloci sull'onda :
magnifico spettacolo !
A malincuore lasciamo
questo luogo meraviglioso e andiamo verso Monolithos senza nemmeno
sapere cosa troveremo, basandoci solo sull'ispirazione che ne deriva dal
nome.
Molti km ed altrettante
curve dopo, in un altalenarsi di paesaggi quasi alpini se non fosse
per gli squarci di panorama a picco sul mare, mentre il tempo cambia
rapidamente e dal mare sale una insolita nebbia, ci fermiamo ad
acquistare miele e marmellata.
Scorgiamo, nel turbinio di bruma che sale dal mare, un enorme pilastro di roccia che sulla cima reca tracce di costruzioni.
Scorgiamo, nel turbinio di bruma che sale dal mare, un enorme pilastro di roccia che sulla cima reca tracce di costruzioni.
Aguzziamo la vista
cercando di vedere quello che la nebbia ci nasconde, ma riusciamo a
scorgere solo due mezzelune di spiaggia ai piedi della gigantesca
rocca che si erge da un mare di un blu intenso.
Vorremmo procedere per
curiosare e scoprire cosa si nasconde su quel monte, ma il tempo
peggiora ulteriormente e decidiamo di fare ritorno, non lungo la
costa ma per il centro dell'isola: bei panorami e strade più che
scorrevoli, seppur molto tortuose.
Rientriamo
in albergo in tempo per la cena e per visitare Lindos by night,
perdendoci nelle stradine piene di gente, che cerca di scorgere sui
banchi dei numerosissimi piccoli negozi il proprio più vantaggioso
acquisto.
11/07 – Giovedì
Ci
mettiamo in marcia per raggiungere la “Valle delle Farfalle” ma
abbiamo qualche difficoltà a trovare la strada giusta a causa dei lavori stradali, nei pressi di Afantou, che hanno spazzato via le
indicazioni.
Questa attrazione è una
verdeggiante valle che nasconde, tra le fronde degli alberi, una specie endemica di farfalle che ogni anno nascono, crescono e si moltiplicano .
Torniamo
verso le spiagge facendoci incuriosire dall'indicazione “LADIKO'”
e dalla più nota “A. QUEEN BEACH” : la prima è una bella baia
recintata da rocce calcaree che la cingono e con acqua trasparente dai
colori cangianti, ma la seconda è la più bella che abbia mai visto.
Ci
appare all'improvviso tra le fronde dei pini, dopo aver lasciato
l'auto in un polveroso parcheggio, rivelando acque trasparenti e
chiare di un azzurro incredibile cui non si può resistere.
Dopo
le immancabili fotografie, non può si può fare a meno di un bagno rilassante per
ricostituire le forze necessarie a risalire il colle che fa da spalla
alla baia e sulla cui sommità troviamo una minuscola chiesetta con
annessa abitazione del pope in un ex bunker ( ora abbandonata ) ed un
panorama stupendo sulla A. Queen, sulla Ladiko e sulla lunghissima spiaggia di
Faliraki.
Ritorniamo
in albergo e ci tuffiamo per l'ennesima volta, non in mare, ma in
piscina per un fine giornata stupendo.
12/07 – Venerdì
Ci
alziamo di buon'ora perché abbiamo deciso di visitare Rodi.
Un'ora
dopo stiamo costeggiando le mura della città vecchia e dopo aver
cercato parcheggio, passeggiando lungo il porto commerciale, entriamo
per la “Porta della Vergine” e ci tuffiamo in un mare di storia.
Ogni
pietra, ogni edificio ha qualcosa da raccontare e seguendo con lo
sguardo l'alto minareto della moschea di Solimano, arriviamo alla
Torre dell'Orologio e poi al museo Bizantino ed al Palazzo del Gran
Maestro per finire lungo la Via dei Cavalieri.
Dopo
qualche istante di sosta all'ombra, ci dirigiamo lungo i moli di
porto Mandraki sino al vecchio forte di S. Nicola ( ora sede del faro
) per ammirare le colonne poste nel luogo del “COLOSSO DI RODI”.
E'
il porto con le acque più pulite e trasparenti che abbia mai visto.
Di
ritorno, dopo aver fatto sosta per qualche fotografia in diversi
luoghi, ci fermiamo per un bagno a Tsampika, una larga spiaggia
ridossata ad una imponente parete di roccia e contornata da dune di
sabbia dorata-
L'arenile
, per due terzi è occupato da stabilimenti balneari é per il
restate completamente libero e selvaggio.
Paesaggio,
mare e spiaggia da ricordare.
13/07 – Sabato
Ci
aspetta una giornata di mare, che per stanchezza decidiamo di
trascorrere a Lindos nella baia di St. Paul posta esattamente sotto
l'alta rupe dell' Acropoli, di cui si intravedono i resti del tempio
di Atena.
L'acqua
stupenda, trasparente e multicolore, cangiante tra l'azzurro ed il
blu intenso, fa di questa baia una delle più belle, anche per lo
scenario in cui è inserita.
Restiamo
tutto il giorno con i piedi nell'acqua , chiacchierando con il vicino
italiano casualmente incontrato a Rodi ed assistendo ad un matrimonio
celebrato nella cappellina dedicata al Santo, posta sulla scogliera che protegge la baia.
In
albergo chiediamo informazioni per una gita in barca, accorgendoci
che il giorno dopo sarà già domenica : ci eravamo persi un giorno,
tanto intense e piacevoli sono state le giornate trascorse.
14/07 - Domenica
Abbiamo
rifatto la strada fino a Rodi per imbarcare sul Fast Ferry che per 20
euro ci porterà a Panormitis ed a Symi.
La
navigazione è tranquilla e sembra che una moltitudine di greci
abbiano avuto la nostra stessa idea perchè la nave è stracolma.
Arriviamo,
in circa un'ora e 30 minuti, a Panormitis, un porto dall'acqua
limpidissima e chiara, da cui si accede al monastero che custodisce
una bellissima chiesetta ricchissima di affreschi, tanto che neppure
un centimetro delle pareti e del soffitto è più libero.
All'interno, condita con il fumo delle candele, si respira un'aria
di sacralità che la presenza di una moltitudine di persone rende
quasi tangibile.
Due
piccoli ma bei musei, ci attendono nel recinto del monastero :
- la raccolta degli ex voto e delle interessanti reliquie del monastero,
- il museo etnico, che in poche stanze racchiude i modi di vivere della popolazione del luogo fino a 50 anni prima e che, in molte cose, ricorda quello dei miei nonni nella gestione del frantoio per olive.
- la raccolta degli ex voto e delle interessanti reliquie del monastero,
- il museo etnico, che in poche stanze racchiude i modi di vivere della popolazione del luogo fino a 50 anni prima e che, in molte cose, ricorda quello dei miei nonni nella gestione del frantoio per olive.
Dopo
un'altra ora di navigazione arriviamo a Symi, gustando le belle case
colorate e decorate, disposte sullo scosceso pendio che precede il
porto, ai margini del quale si distende tutto l'abitato, composto da
case di due piani dipinte con tinte pastello e con il frontale
richiamante quello dei templi greci.
Fà
molto caldo ma non rinunciamo a percorrere tutto il paese, fermandoci dopo tanto camminare, ad un
simpatico baretto, dove un simpatico gestore, ci accoglie sotto
l'ombra di un gelso in riva al mare ( il prezzo delle consumazioni
sarà pari a quello dello Sporting di Montecarlo !!!).
Si
riparte alle 17,00 per raggiungere Rodi alle 18,30 ed arrivare in
albergo in ritardo, a cena.
15/07 – Lunedì
Nell'ultimo
giorno di permanenza è d'obbligo andare all'Acropoli di Lindos.
Lasciata l'auto in parcheggio, Gis monta in groppa ad un asino per scalare il pendio che ci porta all'ingresso della rocca ( 6 euro ), evitando la dura e lunga salita
Lasciata l'auto in parcheggio, Gis monta in groppa ad un asino per scalare il pendio che ci porta all'ingresso della rocca ( 6 euro ), evitando la dura e lunga salita
In
alto lo spettacolo non ha uguali : bellissimo il sito, ma dovunque si
guardi il panorama toglie il fiato e lascia a bocca aperta.
Sotto di noi giacciono la St. Paul bay, la miriade di bianche case dell'abitato addossate l'una all'altra, le due spiagge e la baia-porto di Lindos, mentre un mare blu cobalto bagna i piedi dell'alta rupe rossastra.
Sotto di noi giacciono la St. Paul bay, la miriade di bianche case dell'abitato addossate l'una all'altra, le due spiagge e la baia-porto di Lindos, mentre un mare blu cobalto bagna i piedi dell'alta rupe rossastra.
Molto
interessanti i resti storici (in buona parte restaurati dagli
italiani) risalenti dal VI° a.C. fino al Xll° secolo, lasciati da
Greci, Romani, Ottomani, Bizantini e Cavalieri cristiani.
Dopo un paio d'ore, ci godiamo una breve sosta per un bicchierone di aranciata spremuta al momento e ci lasciamo travolgere dal fiume di persone che si riversano nei
vicoletti di Lindos. Dopo la necessaria visita alla chiesetta di Panaghia,
esauriti i motivi di sosta, decidiamo di andare ad una spiaggia cui
eravamo giunti per caso qualche giorno prima : la “golden sand”
nei pressi del castello di Feraklos, che la sovrasta.
Vi
si arriva prendendo una strada a sinistra prima dell'abitato di
Charaki, seguendo l'indicazione “ golden sand” sino al parcheggio
sotto il castello e proseguendo su uno sterrato fino alla spiaggia.
All'inizio
si vede, in un insenatura riparata da rocce, un'acqua trasparitissima
dai bei colori, poi sabbia di color ambra ed acque caraibiche al
fondo di una cala interamente occupata da stabilimenti balneari ben
attrezzati con docce e spogliatoi ( ombrellone e due lettini 8 euro
).
Restiamo
fino a sera nuotando in acque basse, dove la sabbia si protende fino
a 50 metri dalla riva e dove raccogliamo alcune conchiglie della
specie “conus”.
In
una sola parola : MERAVIGLIOSO.
Rientriamo
in albergo per l'ultima cena e per preparare le valigie.
16/07 – Martedì
La
sveglia ci avverte che è ora di avviarci all'aeroporto dove
arriviamo dopo aver sprecato parecchio tempo per non aver visto la deviazione
stradale opportuna ed essere giunti sino a Rodi città.
Riconsegniamo
l'auto dove previsto e ci presentiamo al ceck-in.
Volo
e rientro senza problemi.
E'
stata una settimana brevissima e meravigliosa.
Mai
un minuto di noia, luoghi di molto interesse e spiagge bellissime :
ritornerei volentieri.
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